Serata su Emiliano Dante al l’Aquila film festival
L’Aquila – Domani, L’Aquila Film Festival dedica una serata alle opere di Emiliano Dante, il regista aquilano che ha recentemente portato a termine la triologia del post-terremoto (Into The Blue, 2009; Habitat – note personali, 2014; Appennino, 2017). A Palazzetto dei Nobili, alle 19.00 verra’ proiettato in prima abruzzese Appennino, il capitolo finale della triologia, presentato a novembre al Torino Film Festival. Alle 20.15 ci sara’ l’incontro con l’autore e, per chiudere, alle 21.00 verra’ proiettato Limen, il primo film di finzione di Dante e in assoluto il primo lungometraggio di finzione mai girato da una troupe aquilana. APPENNINO e’ un diario cinematografico che inizia dalla lenta ricostruzione de L’Aquila, la citta’ del regista, e prosegue con i terremoti nell’Appennino centrale del 2016-17, fino al lunghissimo ed estenuante asilo dei nuovi terremotati a S. Benedetto del Tronto. Un racconto intimo e ironico, lirico e geometrico, dove la questione di vivere in un’area sismica diviene lo strumento per riflettere sul senso stesso del fare cinema del reale. LIMEN e’ un film di fantapolitica, recentemente inserito da Adriano Apra’ nell’antologia del cinema neo-sperimentale italiano Fuori Norma. Luca Bianco (FABRIZIO CROCI) e un fondamentalista cristiano, ossessionato dall’Islam e da un’interpretazione estremamente razzista del cristianesimo. L’unica persona con cui e in contatto e una donna greca (FRANCESCA ZAVAGLIA) che viene ogni giorno a intervistarlo. E’ solo l’inizio dell’ascesa di Luca Bianco all’interno di un’organizzazione dai contorni sempre piu estesi ed inquietanti. IL REGISTA Emiliano Dante (L’Aquila, 1974) ha esordito come regista nel 2003, con la serie di cortometraggi sull’abitare The Home Sequence Series. Dopo altri corti, ha realizzato i documentari sulla vita postsismica Into the Blue (2009) e Habitat – Note personali (2014), entrambi presentati al Torino Film Festival, avviando una trilogia che si chiude con Appennino. Oltre ai documentari, ha anche diretto il lungometraggio di finzione Limen (2013). Nei suoi lavori porta avanti un’idea di autorialita’ radicale, realizzando personalmente tutte le componenti artistiche (sceneggiatura, montaggio, musica, fotografia e, quando presenti, animazioni). E’ anche fotografo, saggista e narratore. Insegna storia dell’arte contemporanea all’Universita’ dell’Aquila.
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