Biotestamento: forum con magistrati e medici
L’Aquila – Accanimento terapeutico, rifiuto delle cure, responsabilita’ medica, effettivo rispetto delle disposizioni fissate dal paziente, zone d’incertezza legislativa. Aspetti di grande impatto, normativo ed etico, scrive l’AGI, legati alla legge sul biotestamento che entrera’ in vigore nei prossimi giorni e che, al suo imminente debutto, pone gli inevitabili interrogativi che si accompagnano una disposizione legislativa non ancora praticata. La Asl 1 Abruzzo, prima in regione, ha messo insieme magistrati, ricercatori, esperti di medicina legale e ovviamente medici per cercare di mettere a fuoco, nel corso di un convegno, i principali nodi su un argomento estremamente delicato che investe coscienza, deontologia professionale, rigore normativo e volonta’ del paziente. Oltre 200 persone hanno partecipato al focus dal titolo: ‘Biotestameento tra realta’ e libera interpretazione’ che si e’ svolto all’Aquila. Al convegno, promosso da Patrizia Masciovecchio, direttore del servizio medicina legale della Asl, e dal Franco Marinangeli, direttore del reparto di rianimazione dell’ospedale di Aquila e professore associato di anestesia e terapia, sono intervenuti magistrati e specialisti medici. Presenti, tra gli altri, il manager della Asl, Rinaldo Tordera, il sostituto procuratore presso il tribunale di L’Aquila, Fabio Picuti, il presidente comitato etico delle province di L’Aquila e Teramo, Gianlorenzo Piccioli, i professori ordinari di medicina legale dell’universita’ di Roma, Paola Frati e Vittorio Vineschi e il direttore del dipartimento Mesva della facolta’ di medicina e chirurgia dell’ateneo aquilano, Maria Grazia Cifone. Negli interventi che si sono succeduti sono state rilevate, con sfumature diverse, alcune incertezze contenute nella nuova legge in ordine alla necessita’ di attuare compiutamente la volonta’ del paziente. Punti che andranno verificati e scandagliati con la concreta applicazione della normativa e che presuppongono, come e’ stato opportunamente sottolineato nel focus, un dialogo costante tra medici e magistrati.
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