Post contro Lotti da falso account compagno Pezzopane, denuncia
L’Aquila – La senatrice del Pd Stefania Pezzopane, assieme al compagno Simone Coccia Colaiuta, ha presentato denuncia in questura, contro ignoti, per un post di attacchi contro il ministro Luca Lotti che qualcuno ha scritto e diffuso su Facebook in queste ore utilizzando un account falso del partner. Stamane, come conferma sul suo profilo, la parlamentare si e’ presentata alla questura dell’Aquila per depositare, assieme a Coccia Colaiuta, due denunce contro quello che definisce “l’ennesimo vergognoso e subdolo attacco politico fatto ai miei danni falsificando goffamente la pagina Fb del mio compagno”.
“No alle fake news. No alle bugie”, prosegue Pezzopane. “Da questa notte gira un post falso di Simone su Facebook. Simone non ha mai scritto quel posto e, soprattutto, non ha mai pensato quelle cose. Chi l’ha fatto paghera’ cara la sua mancanza di buon senso e alla cattiveria. Alla vigilia della scelta della candidature solo cui vuole imbarbarie la politica puo’ inventare una cosa cosi’ stupida. Per colpirmi e provare a togliermi la forza che mi sono conquistata sul campo”.
“Ho depositato una denuncia contro ignoti per furto di identita’ finalizzato a minacce di morte contro un ministro per il quale ho molta stima e simpatia”, spiega Coccia Colaiuta sul suo profilo Fp. “I miei sospetti ce li ho, come ce li hanno sicuramente gli organi competenti”.
“Voglio esprimere tutta la mia solidarieta’ alla senatrice Stefania Pezzopane per la campagna di diffamazione di cui, ancora una volta, e’ vittima”, interviene il segretario del Pd Abruzzo, Marco Rapino, a difesa della parlamentare e contro il post “ricco di insulti e volgarita’”. “Lo diciamo forte e chiaro: la dichiarazione e’ totalmente falsa”, assicura l’esponente dem. “Cio’ che pero’ fa piu’ indignare e’ che questi giorni di campagna elettorale, che dovrebbero essere una festa di democrazia, un momento di confronto e dibattito su idee e proposte per il futuro del Paese, siano stati inaugurati in Abruzzo in un modo cosi’ vile, ovvero con una fake news che colpisce la sfera privata di una donna attiva in politica”.
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