Da Rigopiano nei meandri regionali


E’ la Procura di Pescara, e non i soliti rompicoglioni giornalisti, a volerci vedere chiaro nei meandri regionali. Meandri insondabili e indecifrabili nei quali si bloccò per anni l’iniziativa (che tutti dicevano di sostenere) di produrre una seria, e scientifica mappa delle valanghe. Documento che sta egregiamente funzionando oggi nelle regioni alpine innevate.
Rigopiano sta portando alla luce tutte le macchie di brocrazia e politica, almeno nella vicenda tragica con 29 vittime. Gli abruzzesi vorrebbero, ovviamente, processi e sentenze, ma soprattutto conoscere protagonisti e volti di quella macchina orribile che tutto frena, insabbia, seppellisce, confina nel tempo e azzera la fiducia della gente. Dalle croci sulle tombe degli innocenti non può derivare mai alcun bene. Ma almeno, si auspica, siano tolti di mezzo cretini, inetti, felloni e traditori del proprio dovere. Vaiolo della società.

PENSIERINO – Coraggio, almeno la pagliacciata delle candidature elettorali sta per finire. Presto sapremo chi arde dal desiderio di sgovernarci. E dove collocare costoro.



24 Gennaio 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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