Rifiuti romani, come si useranno i proventi?
L’Aquila – Aielli, Sulmona e Chieti si beccano 40.000 tonnellate di rifiuti romani indifferenziati, che vanno a sommarsi a quelli che giù in precedenza l’Abruzzo ha ricevuto, anche se la gente non ne è informata. I sindaci sono stati rabboniti, evidentemente, e sono muti. Dopo qualche strepito del sindaco di Chieti.
In realtà , l’Abruzzo intero p muto, nessuno pone e si pone domande pur essenziali. Della politica non ci si fida, e non si capisce come mai tutti credano che i rifiuti romani arriveranno solo per 90 giorni. DS quanto tempo riceviamo quelli inviati in precedenza, e quanto doveva durare il loro conferimento?
A rigore a Roma l’Abruzzo non dovrebbe proprio nulla, caso mai avrebbe dei crediti annosi. Quanto alla solidarietà istituzionale, chiamiamola con il suo nome: accordo politico sulla teste dei cittadini. La solita conventicola tra big e vip. E un nel giro di milioni. Ma nessuno ha detto che fine faranno, qualche uso ne sarà fatto a beneficio dell’Abruzzo, quali impegni sono stati presi e quando i soldi saranno pagati. Roma ha le pezze sul sedere, potrà davvero pagare? Se non lo farà o non lo farà in tempo, faremo causa alla sindaca stralunata Raggi?
La vicenda, riassunta, appare arrogante, sommaria e poco chiara. Tutta sulla testa dei cittadini, tutta a scena muta, visto che i grillini stavolta non berciano come sempre. C’è di mezzo la loro malcapitata sindaca…
Tutto lascia dubbiosi e, come sempre, delusi coloro che credono – ormai pochi – in trasparenza e correttezza. Parola che stavolta fa rima con …monnezza.
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