Grazie, professor Zichichi
HA INSEGNATO ALL’ITALIA RIOTTOSA LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA -
L’Aquila – (G.C.) – Il fisico Antonino Zichichi è un illustre scienziato e un instancabile animatore del mondo scientifico, spesso estraneo e quasi emarginato rispetto al resto del mondo. Gli scienziati non sono persone facili, si sa, e vivono in “altrove” sicuramente affascinanti, ma spesso lontani. Torre d’avorio, si diceva un tempo.
Zichichi, tra i padri del laboratorio del Gran Sasso e autore di importanti scoperte scientifiche, va ringraziato per aver avviato la divulgazione scientifica, aprendo le torri d’avorio a tutti. Alcuni decenni fa ottenne da Il Tempo una pagina scientifica. Miracolo: allora sui giornali imperavano tromboni e parrucconi capaci spesso solo di annoiare – molto ben pagati – i loro lettori con musica, arte, letteratura, filosofia, storia. Ma tutto in modo esclusivo e presuntuoso, von linguaggi aulici e involuti. Un mondo spesso accademico polveroso e presuntuoso.
La vera cultura, disse Zichichi, è anche scienza. Difficile è saperla rendere leggibile da chiunque, e si può fare solo conoscendola bene. Lo facciano gli scienziati, come in Gran Bretagna, USA, Canada, Francia.
Lo scienziato siciliano fu tra i primi a impegnarsi e continuò a farlo anche mediante ottimi libri, fortemente improntati dalla sua fede in Dio, ma rigorosamente scientifici anche su temi decisamente nuovi, impegnativi, sorprendenti anche per gli appassionati di scienze. Sorprendenti come solo la fisica quantistica può essere, fino alle sue molteplici dimensioni e al multiuniverso che forse c’è… ma nessuno potrà mai vedere.
Zichichi aprì molte menti, gentile e spiritoso nache nelle interviste tv, in una delle quali ci disse: “Ricordi che forse la scienza può essere poesia, ma mai filosofia”.
Grazie per il bene che ha fatto agli italiani, e alla scienza, prof. Zichichi. E’ stato un impagabile privilegio ascoltarla, leggerla e due volte parlare con lei.
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