Luciano vola se Matteo chiama
La prima vera notizia della campagna elettorale abruzzese viene al momento giusto: Luciano D’Alfonso, chiamato da Matteo Renzi, punta sul Senato in posizione sicura. Il toscano sa che l’abruzzese è un formidabile tiravoti . Un buon affare per un PD comunque in affanno. Che Renzi azzecchi lo dimostra il commento di Fratelli d’Italia, stizzoso: D’Alfonso lascia un Abruzzo che affonda.
Il governatore uscente sostiene di voler accettare, per il bene dell’Abruzzo. Significa che gradirebbe un incarico di governo, in un improbabile (finora) esecutivo dem dopo il 4 marzo.
Tutto ciò significa almeno che il PD scopre le carte in tema di candidature eccellenti. Per quelle minori, per adesso rimane la confusa canizza degli aspiranti che sgomitano. Diamo atto quindi senza esitazione a D’Alfonso e al suo estimatore Renzi di aver parlato chiaro. Il resto è nel grembo degli dei, se almeno loro si interessano ancora di politica.
PENSIERINO – Tanti anni fa politici forse un po’ invidiosi dicevano che D’Alfonso camminava sulle acque. Devono averlo retto bene se oggi dalle onde adriatiche arriva ai colli romani. Rifiuti permettendo.
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