Italia in “giallo”


L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – “Una giornata senza di noi”, iniziativa nata dal web e rapidamente cresciuta con comitati in numerose città italiane per organizzare una giornata che vuole sottolineare l’importanza degli immigrati per la vita economica italiana. E’ stato attivato un sito: www.primomarzo2010.it, dove si trovano informazioni riguardo al movimento e un ‘numero giallo’ 320-2043514, al quale chi partecipa alla manifestazione può inviare un messaggio con la motivazione per cui ha deciso di aderire. Gli sms verranno pubblicati sul sito e quelli più significativi saranno letti in piazza domenica. E’ stato definito lo “Sciopero Giallo”: una battaglia di civiltà contro il razzismo e il clima di intolleranza crescente che sta contaminando il tessuto sociale dell’Italia e che, a causa di certa propaganda politica, troppo spesso diventa vera e propria xenofobia. Gli organizzatori, attivatisi lo scorso gennaio dopo i fatti di Roviano, hanno dichiarato che la manifestazione, prevista per oggi 1° marzo in tutta Italia, è stata pensata per far capire all’opinione pubblica italiana quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Ventiquattro ore di braccia incrociate e di cortei pacifici, all’insegna del giallo: colore già usato in altre manifestazioni contro il razzismo, con l’invito a indossare braccialetti o nastri, con testimonial Mafalda, e, nel logo, i volti di otto persone di colore. Verdi e Sinistra e Libertà hanno già dato la loro adesione e lo ha fatto anche il Pd, almeno a Modena e a Firenze. Manifestazioni sono previste in molte città italiane (60, secondo i dati ufficilali) ma la più importante sembra essere quella che si svolgerà a Milano, con liberazione di palloncini gialli a conclusione, prevista per 18,30 in piazza Duomo. A Roma, subito dopo il “popolo viola”, quello “in giallo” partirà da piazza Esquilino alle ore 14.00, mentre alle 17.00 la manifestazione si porterà a piazza Vittorio dove si concluderà, ancora con i palloncini gialli lanciati in cielo e con dell’Orchestra di Piazza Vittorio assieme a Badara Seck, Brassmati Aw!rkestra e Nino Forestieri. Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Ismu sulle migrazioni, presentato lo scorso 14 dicembre e riferito a dati fino al primo gennaio del 2009, gli immigrati in Italia erano oltre 4,8 milioni, circa mezzo milione in più rispetto al 2008. La nazionalità più numerosa è quella romena con 968mila presenze (21% del totale), seguita da albanesi e marocchini (rispettivamente 538mila e 497mila). I musulmani sono 1,2 milioni a fronte di 860mila cattolici.Gli immigrati producono ogni anno il 9,7% del Pil italiano, ossia circa 122 miliardi di euro. Sul lavoro, nel 2008 nonostante la crisi economica, si è registrato un aumento dell’occupazione immigrata pari a 222mila unità. Ma al contempo cresce di un punto percentuale anche la disoccupazione che si attesta al 10,5%. Diminuiti gli irregolari, che passano da 651mila nel 2008 a 422mila nel 2009 (229mila in meno, passando dal 16,1% al 9,1%). Gli immigrati che lavorano in Italia inviano in patria somme di denaro che ammontano a 1,48 miliardi di euro nel primo trimestre del 2009 e, al netto delle imposte pagate, un italiano riceve in media 1.800 euro in più l’anno (soprattutto grazie a benefici legati all’anzianità) rispetto a un immigrato extra-europeo. Al di là del legittimo strumento dello sciopero, che dimostrerà quanto lavoro viene prodotto e fornito dai migranti nel momento in cui si fermano (in Francia dove l’iniziativa ha preso corpo lo slogan è 24h senza di noi), associazioni e comitati si sono adoperati perché nelle scuole i ragazzi incontrino e conoscano le esperienze di vita di alcuni straniericon un invito a partecipare soprattutto per chi ha paura o è scettico circa gli stranieri, per toccare con mano e vedere cosa essi davvero sono, di là dalla demonizzione di certa stampa e Tv interessata a gettare sempre “il mostro in prima pagina”. E, in modo non causuale, sempre oggi 1° marzo, parte anche la “Primavera antirazzista” della Cgil, con una serie d’iniziative per l’integrazione dei migranti che sarà anche uno dei temi dello sciopero generale del 12 marzo. Questione Fiat: il tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico sul futuro di Termini Imerese è stato aggiornato al 5 marzo, mentre per avere novità sulla vicenda della Fma di Avellino, azienda dell’indotto con oltre mille dipendenti, bisognerà attendere il tavolo convocato per il 30 marzo. Buone notizie in vista per i circa 8mila lavoratori della Antonio Merloni, il grande gruppo di elettrodomestici con stabilimenti in Umbria, Marche ed Emilia Romagna: venerdì scorso il ministero dello Sviluppo ha presentato l’ipotesi per un accordo di programma da 35 milioni di euro e le parti hanno concordato di fissare la data della firma entro la fine di questa settimana. Prosegue intanto a Torino il processo Thyssenkrupp per il rogo che nel 2007 provocò la morte di sette operai: domani la prossima udienza. Ancora, fra il 2 e il 5 marzo, al Palazzo dei Congressi dell’EUR, il XV Congresso Nazionale della Uil, tra le cui priorità, la richiesta della riduzione fiscale sul lavoro dipendente aumentando della tassazione sulle plusvalenze finanziare, l’iva sui beni di lusso e la lotta all’evasione. Tutto questo mentre si avvicina la scadenza delle regionali e Camera e Senato che, con solo 12 o 13 giorni di lavorati effettivi, prima della pausa elettorale che scatterà intorno al 18 del mese, che si occuperà dell’annunciato disegno di legge anti-corruzione e del ddl sul lavoro pubblico e privato, che tra domani e mercoledì dovrebbe essere licenziato dalle commissioni. L’aula sarà invece impegnata, tra gli altri, con il ddl per la tutela dei prodotti made in Italy, con sullo sfondo Sullo sfondo il legittimo impedimento, all’ordine del giorno per la prossima settimana, mentre resta da approvare il collegato sul lavoro alla Finanziaria 2009. ormai in quarta lettura a Palazzo Madama. Il vero giallo, come si vede, è di chi ci governa, più intento a tutelare se stesso che il lavoro e i diritti dei lavoratori.


01 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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