Biotecnologie UnivAq, alto riconoscimento
L’Aquila – Due importanti lavori scientifici, pubblicati nel mese di dicembre, vedono come protagonisti giovani biotecnologhe e biotecnologi che hanno conseguito il diploma di laurea presso l’Università degli Studi di L’Aquila e che lavorano presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche (DISCAB). -I due articoli, pubblicati sulle riviste Nature e Cancer Research, si sono avvalsi dell’importante contributo delle competenze nel campo delle Biotecnologie presenti del nostro Ateneo-. Questo è quanto comunica il prof. Edoardo Alesse, direttore del DISCAB, da anni impegnato nella promozione della cultura biotecnologica in Abruzzo.
Al primo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, intitolato “Enhancing mitochondrial proteostasis reduces amyloid-b proteotoxicity”, e svolto presso l’Ecole Federale de Lausanne (CH) nel laboratorio diretto dal prof. Johan Auverzx, hanno partecipato Davide D’Amico, giovane biotecnologo laureatosi all’Aquila e attualmente post-doc nel centro di Losanne, e Francesca Potenza, studentessa del secondo anno del corso di laurea magistrale in Biotecnologie Mediche, che ha usufruito di un periodo di studio presso la stessa istituzione elvetica. Questo studio ha dimostrato che il potenziamento delle capacità di difesa dei mitocondri contro una forma particolare di stress proteico consente a questi organuli intracellulari di ridurre la formazione di placche amiloidi, coinvolte nello sviluppo di alcune malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer.
Il secondo studio, pubblicato sulla rivista Cancer Research ed intitolato “GADD45β loss ablates innate immunosuppression in cancer” è stato svolto presso il laboratorio di Infiammazione e trasduzione del segnale del DISCAB diretto dalla prof.ssa Francesca Zazzeroni, in collaborazione con il prof. Guido Franzoso, direttore del Centre for Cell Signalling and dell’Imperial College di Londra. Indiscusse protagoniste di questo lavoro sono state le biotecnologhe Dr.sse Daniela Verzella e Mariafausta Fischietti, primi autori del lavoro, le Dr.sse Daria Capece e Barbara Di Francesco ed il Dr. Davide Vecchiotti, i quali hanno conseguito oltre alla laurea in Biotecnologie anche il titolo di dottore di Ricerca in Biotecnologie presso l’Università dell’Aquila. In questo studio è stato analizzato il ruolo di GADD45b nell’immunità innata antitumorale, definendo la capacità di questo gene di modulare il microambiente tumorale immunosoppressivo, fondamentale per la progressione di vari tipi di cancro.
Il prof. Alesse, nell’esprimere la più viva soddisfazione per i risultati raggiunti, pone l’accento sull’eccellente capacità formativa dei corsi di laurea triennale e magistrali in Biotecnologie dell’Università dell’Aquila, capaci di produrre professionisti di indiscusse capacità e competenze, molto apprezzati anche in un contesto competitivo internazionale.
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