M. Febbo: Via Verde pedociclabile Costa dei trabocchi, cantiere inesistente
Chieti – (F.C.). “Una cerimonia che apre un cantiere inesistente e, cosa piu’ grave e triste, non sappiamo neppure quando inizieranno realmente i lavori e conseguentemente quando avremo la possibilita’ di vedere l’opera ultimata. La Via Verde pedociclabile della Costa dei trabocchi, tra Ortona e San Salvo, e’ e deve diventare sempre di piu’ l’attrattore fondamentale e principale per continuare ad investire e far sviluppare tutta la nostra economia turistica e le attivita’ ad esse connesse e non puo’ essere ridotta a una mera passerella pre elettorale come l’inaugurazione odierna poiche’ rimangono irrisolte tuttora molte problematiche tecniche ed economiche”. Questo il commento del consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: “Il Presidente della Provincia Pupillo conosce molto bene la realta’ dei fatti ed e’ ben consapevole che vi sono delle questioni tecniche, economiche e ambientali molto rilevanti che bloccano l’inizio vero del cantiere del tracciato dell’ex ferrovia. Quindi la reputo singolare l’inaugurazione di oggi visto che non e’ iniziato nulla e non esiste nessun inizio lavori. Tra le tante questioni irrisolte, addirittura, rimane quella relativa alla tipologia di bonifica bellica da svolgere. Infatti il Genio Militare ancora definisce se sia necessaria una bonifica di superficie (3/4 mesi di lavoro per effettuarla) o quella di profondita’ (12/15 mesi se tutto va bene). Come rimane in piede la problematica inerente i Comuni di Torino Di Sangro, Casalbordino e Vasto, i quali hanno avanzato richiesta di modifica sostanziale al tracciato e sarebbe il caso di capire quanto e come impatta a livello economico e ambientale sul percorso originario. Rimane inoltre da risolvere il problema centrale, quello relativo alla governance dell’ex tracciato ferroviario”. Se per i primi due anni la manutenzione della Via Verde sara’ affidata alla societa’ che l’ha realizzata – sostiene il consigliere di Forza Italia – si brancola ancora nel buio sul come, chi, tempi e costi della successiva gestione e manutenzione di quello che auspichiamo diventi una delle attrazioni turistiche-ambientali-sportive dell’intero Abruzzo. Ma la cosa piu’ rilevante – sottolinea Mauro Febbo – ai fini della sua realizzazione deve essere tenuto conto come la Costa dei Trabocchi in questi ultimi anni e’ stata interessata da diversi e gravi smottamenti, frane e dissesti che richiedono, in diversi e cospicui tratti, interventi seri di ripristino adiacenti la Statale 16 e la realizzazione di linee di scogliere per evitare l’avanzamento del fenomeno erosivo. Tutti costi aggiuntivi di realizzazione non ricompresi dall’attuale finanziamento, quindi c’e’ da immaginare che ci sia richiesta di risorse aggiuntive a cui la Provincia sicuramente non puo’ far fronte. Ricordo – prosegue l’esponente politico – come la gara d’appalto e’ stata indetta nel lontano maggio 2013 su un progetto preliminare dove la costa era ben diversa da quella attuale, ossia senza frane e smottamenti e richieste di varianti. Mentre l’aggiudicazione provvisoria e’ stata effettuata solo ad ottobre 2016 (dopo tre anni!) e dopo piu’ di un anno ancora, dicembre 2017, abbiamo un annuuncio di apertura cantiere ma in realta’ e’ ancora tutto fermo al palo. Credo che la lentezza e il lassismo dimostrato dalla Provincia di Chieti e dal suo Presidente in questi ultimi anni sia la fotografia perfetta di una classe politica e amministrativa inadeguata e superficiale. Da quando ho lasciato la Provincia, piu’ di dieci anni fa, sulla Via Verde sono state fatte molte chiacchiere e pochi fatti come d’altronde sul futuro Parco della Costa. Ritardi – conclude Febbo – accumulati e gestiti dalla famosa filiera di centrosinistra (Governo-Regione-Provincia) con la conseguenza di perdere e non programmare milioni di euro per il nostro territorio. Con la precedente giunta regionale avevamo lasciato in eredita’ il progetto ‘Bike to Coast’ per realizzare in Abruzzo la pista piu’ lunga d’Europa e oggi, dopo quattro anni, registriamo solo ritardi e immobilismo. Ci stiamo privando di un apporto economico che puo’ esserci utile per tutto l’indotto. I ritardi accumulati vogliono dire milioni di euro persi fino ad oggi”.
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