M5S: “Scuola: studenti usati per feste del PD, il ministro chiarisca”
L’Aquila – Riceviamo dalla senatrice Enza Blundo: “L’alternanza scuola lavoro è diventato un utile strumento del Partito Democratico. Anche in assenza della ‘Carta dei diritti e dei doveri degli studenti’ in alternanza si dovrebbero rispettare i diritti degli studenti, invece abbiamo avuto notizia tramite fonti di stampa di troppe violazioni dell’alternanza scuola lavoro, a beneficio sempre del Partito Democratico».
I casi che vedono gli alunni dell’Istituto alberghiero di Genova usati come cuochi nella
festa del PD, così come gli studenti dell’Ipseoa (istituto professionale Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera) di Caprarola (Viterbo) siano stati impiegati in un’altra festa del Partito democratico di Viterbo alla presenza dell’on. Fioroni e del ministro Fedeli, ma soprattutto il caso accaduto il 21 e 22 novembre 2017, quando gli studenti (convittori e minori) dell’Ipseoa “Costaggini” di Rieti sono stati impegnati a Roma in un evento organizzato dal Ministero dell’istruzione in collaborazione con il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica (Cnapm), presieduto dall’ex ministro Luigi Berlinguer, esponente di spicco del Partito democratico.
I senatori della commissione Cultura hanno depositato un’interrogazione in merito a questi fatti, ed Enza Blundo prima firmataria sottolinea: «Abbiamo chiesto quali provvedimenti intenda assumere il Ministro per vietare l’uso degli studenti iscritti nelle scuole pubbliche come manodopera gratuita per i servizi di catering nelle iniziative politiche. Inoltre abbiamo anche chiesto quali siano le ragioni che hanno indotto il Ministero a ricorrere agli studenti
dell’Ipseoa ‘Costaggini’ di Rieti, anche in considerazione del fatto che l’impiego di studenti delle diverse scuole della stessa natura situate a Roma e provincia avrebbe evitato la violazione dei diritti dei minori, tra cui quello a non essere impiegati oltre le ore previste per legge».
«L’utilizzo di minori in questa maniera – conclude Blundo – assume contorni gravi e inquietanti. Ormai la scuola sta diventando una continua violazione dei diritti degli studenti piuttosto che educazione ai valori dei diritti».
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