Collemaggio, seconda riedificazione


L’Aquila – Il 20 dicembre la chiesa di Collemaggio sarà riaperta alla gente dopo la seconda riedificazione. La prima risale ad oltre 30 anni fa, quando un lungimirante sovrintendente l’architetto Moretti, liberò la solenne struttura da gessi e sticchi settecenteschi, riportando alla luce la magica bellezza dell’edificio. Che oggi viene restituito restaurato e consolidato, ma in parte anche ricostruito dagli spaventosi danni del sisma del 2009.
L’opera di Moretti fu ostacolata e bersagliata, fino ad impedirne il completamento nella parte absidale. Tradizionalisti e professionisti della critica ad ogni costo fecero fuoco e fiamme. Furono scritte e dette bordate di veleno contro l’uomo di cultura che fu fatto passare per profanatore.
La città ebbe modo di ammirare solo a bocce ferme e polemiche concluse lo splendido lavoro di ripristino delle colonne di pietra e della muratura originale romanica. La chiesa assunse una bellezza austera e solenne, leggera e ripulita da pesanti sovrastrutture aggiunte dopo il sisma del 1703.
Collemaggio è da quel sapiente e purissimo restauro-riedificazione un edificio sacro che tocca e commuove chiunque, a prescindere dalla fede. Anzi, si può dire che essere credenti e fedeli a Collemaggio non è necessario per provare commozione e sensazione di mistero e trascendenza. L’Aquila dal 20 dicembre riacquista una parte inestinguibile e profonda di se stessa. Celestino, se è da qualche parte, sorriderà.


14 Dicembre 2017

Categoria : Attualità
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