Lettera aperta di Giulio Petrilli
Lettera aperta alla direzione dell’ospedale Santa Maria di Terni e alla procura generale di Terni!
Per verificare se il detenuto morto ieri si e’ suicidato o e’ stato suicidato!
Leggo oggi sulla stampa di un detenuto nordafricano di 36 anni che si sarebbe suicidato ieri nel carcere di Terni.
Ricoverato in rianimazione da ieri pomeriggio nell’ospedale Santa Maria della stessa citta’, sarebbe deceduto stamane.
Il detenuto di cui non si conoscono le generalita’ si sarebbe suicidato in una cella di isolamento, dopo che vi era stato posto in seguito ad una sua aggressione a un agente di polizia penitenziaria al quale avrebbe fratturato il setto nasale!
Conoscendo bene il carcere, avendoci soggiornato per sei anni e conoscendo bene tutte le dinamiche susseguenti ad una azione come quella compiuta dal detenuto, cioe’ l’aggressione ad un agente.
A quel punto minimo ti portano alle celle e ti riempono di botte, ma a volte ti suicidano!
Per questo motivo spero che il referto dell’ospedale possa rilevare se nel corpo del detenuto sono presenti ecchimosi, frutto di un pestaggio o di un “obbligo” a suicidarsi.
La stessa cosa dovrebbe fare la procura di Terni predisponendo un’autopsia che potrebbe accertare questo!
Faccio questa denuncia in quanto nel carcere di Bellizio Irpino, uno dei tanti dove sono stato detenuto, a seguito di un pestaggio da me subito dagli agenti penitenziari, reo di aver fatto una battitura alle sbarre per protestare per la mancanza di acqua.
Subito dopo il pestaggio denunciai dettagliatamente al magistrato di sorveglianza l’accaduto.
Di notte venni prelevato da dieci guardie e con la scusa di dovermi portare in matricola per un trasferimento si fermarono davanti una cella d’isolamento vuota e mi dissero che se avessi insistito nella denuncia mi avrebbe fatto fare loro una bella protesta, mi avrebbero “suicidato” loro!
Giulio Petrilli
( comitato per il diritto al risarcimento da ingiusta detenzione a tutti gli assolti)
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