Campomizzi, gli alloggi restano agli sfollati – Di Orio: “Hanno deciso di azzerare l’Università ”
L’Aquila – Gli studenti non saranno ospitati nella caserma Campomizzi, dove resteranno gli sfollati che vi abitano dopo essere rientrati dalle sistemazioni albrghiere lontano dalla città . E’ la decisione trapelata questa mattina, per bocca del rettore di Orio, che ha detto: “Non posso accettare una contrapposizione sociale tra sfollati e studenti, non è neppure pensabile, quindi l’Università rinuncia alla Campomizzi”. Le proteste degli sfollati hanno dunque portato ad un risultato e ancora una volta prevalgono gli urli, anzichè le decisioni ragionate e sensate, e deve tornare in scena la tensione sociale, ormai abituale a L’Aquila. Tale situazione è vergognosa e si deve tutta intera agli errori delle istituzioni. Fu la Protezione civile a promettere agli studenti spazi nella Campomizzi, ma in seguito si apprese chiaramente che case per tutti non ce ne sarebbero state, e quindi esplosero le tensioni, i disagi, la protesta (sacrosanta e giusta). E tutti i problemi rimangono irrisolti: le case mancano, i mar non ci saranno, i map non si sa dove costruirli, i soldi scarseggiano sempre, le decisioni sono del tutto assenti. Sparisce infatti il progetto delle case mobili, forse inadatte alla popolazione, ma sicuramente ottime per alloggiarvi studenti. Non se ne farà nulla.
Per gli studenti non c’è e non ci sarà posto. Forse non ha torto di Orio quando amaramente commenta: “Qualcuno ha deciso di azzerare l’Università dell’Aquila, di ridurla ad un minuscolo ateneo per quattro gatti”. Qualcuno chi? Sia in Abruzzo che altrove, secondo il rettore. Bisogna dargli ragione: lo dicono i fatti. Ma se era scritto che l’Università doveva sparire o ridimensionarsi, perchè non dirlo chiaro e tondo a voce forte e mettendoci anche la faccia, cari politici?
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