Ater, per Febbo ennesimo pasticcio
Lanciano – “Sulla nomina dei commissari presso l’ Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (Ater) di Lanciano è andato di scena l’ennesimo pasticcio dalfonsiano. È urgente ripristinare, legalizzare e ratificare immediatamente gli organi apicali dell’Ater prima di invalidare tutte le decisioni assunte e impugnare gli atti approvati illegittimamente in questi ultimi 13 mesi dal neo Commissario Antonio Innaurato indicato dalla Giunta D’Alfonso”. Questa la denuncia sollevata dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che aggiunge quanto segue: “Questo Governo regionale ha restaurato l’era del poltronificio e della poca trasparenza portandolo avanti nel peggiore dei modi, con metodi presuntuosi e illegittimi come sta accadendo circa la nomina del Commissario e dei due sub commissari presso l’Ater di Lanciano. Nel precedente governo regionale di centrodestra avevamo tagliati i Consigli di amministrazioni all’interno delle Ater sostituendoli con dipendenti e funzionari regionali. Mentre, l’avvento di D’Alfonso, non solo ha ripristinato le poltrone remunerate attraverso la nomina di tre commissari ma si registra un enorme pasticcio poiché vengono effettuate nomine in maniera anomala, illegittima e poco trasparente. Infatti, dal novembre 2016, data di nomina di Innaurato, all’interno dell’Ater di Lanciano vengono prese decisioni in solitaria e in maniera univoca dal Commissario, primo dei non eletti alle elezioni regionali candidato nella lista del Partito Democratico. Non solo, decisioni e atti assunti che potrebbero rilevarsi illegittimi poiché la legge regionale prevede, in seno agli organi apicali, anche la presenza di due sub commissari che fino ad oggi ancora non vengono inseriti. Lamento questa situazione da tempo e nonostante le mie rimostranze anche scritte la persona indicata dalla minoranza continua ad essere esclusa illegittimamente e senza un valido motivo all’interno dell’organo esecutivo e quindi dalle decisioni. Infatti vie è una specifica lettera, datata 01.12.2017, della dott.ssa Valeri del Servizio Avvocatura Regionale, dove si evince come la persona indicata come sub commissario può essere nominata visto che non si ravvisano elementi di incompatibilità come precedentemente sollevati. Il pasticcio e confusione creato è tale e riscontrabile nella DGR numero 547 del 29 settembre dove vediamo addirittura il nome del sub commissario aggiunto a penna. Credo – conclude Febbo – che ci troviamo di fronte al dilettantismo e pressappochismo mai verificatosi all’interno dell’Ente Regione dove si continua ad assumere decisioni calpestando le prerogative delle minoranze rappresentate all’interno del Consiglio regionale e, cosa più grave, al contempo vengono assunti atti irregolari, anomali e illegittimi”.
Non c'è ancora nessun commento.