CGIL su Centro turistico Gran Sasso
L’Aquila – Scrive la CGIL: “Tanto clamore, tante attese generate , nei fatti nulla cambia anzi. Si annunciano azioni forti, si fa intravedere una gestione nuova, si spara a zero sulla precedente gestione, nei fatti però i poteri eccezionali, quelli che si riconoscono ad un COMMISSARIO producono il nulla. Si proprio così, si annuncia un cambio di passo, si conduce una campagna elettorale con parole d’ordine quali “azienda strategica per il rilancio turistico del territorio” , se ne commissaria la gestione si annunciano clamorose inadempienze del passato.
Insomma una grande speranza di rilancio. A circa tre mesi dal commissariamento però , del cambio di passo non vi è traccia. Non vi è nessun progettò di rilancio, nessun cambio nella gestione dell’azienda nessuna iniziativa concreta che possa far pensare ad una “Azienda strategica”. Più miseramente il dato di fatto ci riconsegna una gestione affidata alla “ Burocrazia Comunale” con nessuna veduta strategica, forte con i Deboli, ed evanescente nella visione. Il primato della Gestione Commissariale si concretizza nell’essere riuscita, da quando istituita , nel non essere stata in grado di rispettare sino ad ora MAI il dovere di retribuire alle scadenze previste i suoi dipendenti.
Oggi gli stessi attendono le retribuzioni di novembre, domani non riceveranno per tempo, nonostante la importante presenza in azienda della BUROCRAZIA COMUNALE, la tredicesima mensilità e non immaginiamo quando potranno ricevere la mensilità di Dicembre. A cosa serve una gestione Commissariale. A cosa serve cioè la gestione diretta della nuova Classe politica governante in Comune? Certo è stato facile attaccare le precedenti gestioni. È stato facile farci campagna elettorale. I dipendenti vi hanno dato fiducia. L’avete già sprecata. Prospettive non se ne vedono, i problemi quelli che sempre gli stessi vivono si sono accentuati. Vi rimane la passerella per le prossime inaugurazioni, il nuovo ostello, la nuova seggiovia. Intestatevele tutte, vi spetta. La realtà però è altra e drammaticamente non ha voce. Nel frattempo le soluzioni percorribili, imposte dalla riforma Madia, sono state accantonate, ed oggi qualcuno dovrà rispondere di tanta insipienza. I lavoratori vi ringraziano sin d’ora per il parco e povero Natale che avete per loro previsto.
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