Bper, cosa sono venuti a fare?


Da quando è arrivata la banca Bper ha allungato le proprie radici nel territorio abruzzese, avendo cura di cancellare del tutto e ovunque ogni traccia degli istituti preesistenti. Una fredda operazione di occupazione dell’area, senza curarsi di conquistare anche qualche simpatita, oltre al potere economico. Cosa sono venuti a fare, ci si chiedeva anni fa. Ora lo sappiamo.
Le ultime notizie della Cisl su altri licenziamenti, se non saranno smentite, suoneranno come una conferma della politica espansionistica all’insegna del massimo profitto con il minimo impegno.
Il colmo e il peggio avviene a L’Aquila, dove la Bper possiede un grande palazzo in centro, ex sede della Carispaq, del quale non svela la destinazione e forse il destino. Muti come statue di marmo, ma meno belli, i banchieri modenesi contano sui silenzi imbarazzati e pavidi della politica locale. Una alleanza, non bella e non santa, contro la città che tenta di tornare ad esistere.

PENSIERINO – I soldi, dicevano i nostri vecchi saggi, mandano l’acqua a monte. Intanto la Luna gigantesca al perigeo se la ride e ci commisera.



04 Dicembre 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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