Terremoto, gelo e disagi, casette senza acqua
DOPO LA SCOSSA 4,2 DEGRADATA A 4 ALCUNI FENOMENI MINORI – LE SCOSSE AD AMATRICE SI RIPETEVANO DA SETTIMANE -
L’Aquila – Tutto previsto: freddo, neve, vento gelido, insomma l’inverno. Previsto da tutti, ma non da chi ha localizzato e messo in piedi le casette antisismiche nei centri colpiti. iLe tubature dell’acqua sono poco profonde e si gelano. Infatti, manca l’acqua a molti coraggiosi che continuano a vivere nel cratere. La scossa di stanotte, seguita da alcune scontate repliche , ha riaperto molti problemi.
Coinciamo dal terremoto. Poco dopo mezzanotte e mezza, come abbiamo riferito durante la scorsa notte, forte scossa con epicentro ad Amatrice. Prima la magnitudine è 4,2, poi viene precisata e indicata come 4 Richter. Una scossa meno forte, ma ugualmente paurosa, avvertita nell’area del cratere, e nelle città vicine: L’Aquila, Teramo, Ascoli, Rieti, dicono persino a Roma, e in decine e decine di comuni minori.
Danni niente, naturalmente: è già tutto distrutto, cos’altro può accadere?
Paura tanta, gente che sfida il gelo, ansia per le immancabili scosse dello sciame. Ne arrivano, ma sono deboli, superano appena il 2.
Nel cratere la situazione è ben nota. Meno di un terzo delle casette promesse sono state installate, spesso male e ora anche molte senza acqua per il gelo. La rimozione delle macerie ad Amatrice è iniziata qualche giorno fa. Nelle case rimesse a posto la gente ha paura di restare, dopo la scossa di stanotte. A Campotosto sono rimaste appena alcune decine di abitanti. Così anche in altri piccoli centri laziali, umbri, marchigiani.
Quanto al sisma vero e proprio, ricordiamo alcuni fatti. Da alcune settimane ad Amatrice c’era scosse non forti e non frequenti, come sempre ignorate da tutti, a cominciare dall’informazione.
Ieri a L’Aquila c’era stata una scossa 2,5, localizzata sui monti tra Pizzoli, Arischia, Campotosto. Una coincidenza o un fenomeno connesso?
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