Viva, viva Roccaraso
Nel triste panorama del turismo abruzzese tutto toppe e pane con la frittata, c’è una luce che ormai brilla davvero vivida: Roccaraso. Tra stazioni sciistiche soffocate da debiti e malagestione,, ritardi, liti, inadempienze, in Alto Sangro hanno saputo mettere in piedi una realtà di alto livello, ispirata da criteri alpini, ma abruzzese nel cuore e nello stile, dove si sci e si attende un turismo autentico. Manca la promozione, manca l’informazione, è vero, ma il decollo c’è ed è innegabile. Una medaglia sul petto smunto e gallinaceo dell’Abruzzo turistico di cui, prima o poi, dipende dalla convenienza, si accorgeranno persino i telegiornali nazionali, che hanno taciuto l’inizio della stagione a Roccaraso. Che squallore informativo. Ma viva, viva Roccaraso: l’Abruzzo vi vuole bene.
PENSIERINO 1 – Calice amaro per il nuovo vescovo di Sulmona, lì trasferito da Positano. Sacrifici legati i al dovere pastorale. Ce ne vuole per vivere in Abruzzo, dopo aver assaporato la costa amalfitana…
PENSIERINO 2 – I tg nazionali – specie quelli milanesi – indugiano ogni giorno sulle nevi delle Alpi, ripetendo sempre le medesime banalità , ma non dicono che a Roccaraso pure di scia. Completezza e obiettività dell’informazione. Da due centesimi di euro.
Non c'è ancora nessun commento.