Conteggi sbagliati o Italia sbagliata?

Emerge a molto tempo dalle elezioni comunali che i conteggi dei voti a L’Aquila come ad Avezzano potrebbero essere sbagliati. Gli attuali assetti politici nei due comuni sarebbero da rivedere. Come dire che siamo amministrati da chi non potrebbe farlo, almeno così come lo sta facendo. Esistono anche pronunciamenti importanti che confermerebbero i dubbi. In un paese normale, la questione verrebbe risolta velocemente. Da noi invece si saprà come stanno le cose fra molto tempo, forse un anno o un anno e mezzo. Fino al Consiglio di stato, insomma.
A parte il fattoi che i conteggi dei voti non dovrebbero essere sbagliati così spesso, perché gli scrutatori e i loro controllori dovrebbero avere migliori capacità , visto che sono anche pagati, restano dubbi irrisolti: nel frattempo chi amministra può farlo? E’ giusto che lo faccia? E se dopo tanto tempo, tutti se ne debbono andare a casa, cosa accade? In ogni situazione, si ha la sensazione che questo paese sia da operetta, ovvero sfarzoso, ridicolo, insicuro, improbabile. Ma le cose continuano ad andare avanti, come se fossimo un luogo serio. Una fiction di pessima qualità. Anzi, una storiella nel senso di barzelletta anche parecchio sconcia.

PENSIERINO - Due volte l’anno bisognava andare a Sette Acque, sui monti di Campo Felice. Lo facevamo religiosamente. Un’estate eravamo sdraiati al Sole torrido, vicino alle sette scaturigini. Lontano due lupi uscirono da una radura. Arrivavano per bere. Ci videro e tornarono correndo indietro. Ebbero paura di noi, più di quanta ne avessimo provata noi di loro. Strano pensiero aver impaurito dei lupi. A Sette Acque.

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