Cronaca: Catalogna, Campomizzi, rapina bambina, UIL su Villa Pini
CATALOGNA – Seduta solenne oggi in Regione, presenti Pagà ano e Chiodi, per accogliere il presidente della regione spagnola della Catalogna, che ha anche reso omaggio al centro storico aquilano distrutto. Si è parlato di europeismo e della straordinaria ed esemplare autonomia di cui gode l’area spagnola, portabandiera di un “europeismo catalano”. A conclusione dell’incontro, un accordo di cooperazione con l’Abruzzo.
CAMPOMIZZI – Prosegue con toni accesi e anche esaperati la protesta di coloro che, tra i terremotati a tutti gli effetti, rifiutano di essere trasferiti dagli alloggi nell’ex caserma Campomizzi a L’Aquila, per lasciar posto agli studenti universitari. Prima esuli negli alberghi anche lontani dalla città , poi nella Campomizzi, oggi secondo decisioni avversate e contestate, nuovamente in alberghi. La protesta di chi si sente a tutti gli effetti “deportato” è stata a lungo illustrata all’assessore comunale Giustino Masciocco. Salterà fuori una soluzione?
BAMBINA RAPINATA – Ha detto di aver ceduto ai morsi della fame un nigeriano che avrebbe rapinato addirittura una bambina di 10 anni. Secondo una denuncia al vaglio dei carabinieri in Val Vibrata il giovane avrebbe strattonato la piccola, avvicinata con una scusa, per sottrarle poch spiccioli. Un episodio comunque molto triste e socialmente doloroso.
UIL SU VILLA PINI – Il sindacato regionale UIL ribadisce la propria proposta, avanzata da qualche tempo: trasformare le strutture sanitarie di Villa Pini di Chieti in società a capitale pubblico con il riassorbimento di tutti i dipendenti. Con la dichiarazione di fallimento i dipendenti, infatti, non sono più tali. Intanto la UIL dice di volersi dare da fare per l’estensione della cassa integrazione nel tempo, fino ad una soluzione che dia tranquillità ai lavoratori che sono restati senza stipendio per quasi 11 mesi. 600 di loro sono ora in cassa integrazione.
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