Terrorismo: sit-in per Lioce , 60 gridano “Liberta’”
L’Aquila – “Liberta’, liberta’”: e’ lo slogan urlato, riferisce l’AGI, fuori e dentro l’aula dibattimentale del tribunale dell’Aquila, da una sessantina di manifestanti che stamane hanno assistito al processo (arrivato alla terza udienza) alla terrorista rossa Nadia Desdemona Lioce. L’imputata, che dal 2003 sta scontando l’ergastolo in regime di 41bis nel carcere di massima sicurezza Le Costarelle di Preturo (L’Aquila), e’ accusata di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone e oltraggio a pubblico ufficiale. La giornata e’ iniziata con un sit-in davanti al palazzo di giustizia, con tanto di striscioni: “41bis uguale Tortura”, “Solidarieta’ ai rivoluzionari prigionieri in 41bis”, “41bis uguale Tortura, solidarieta’ a Nadia Lioce”. Momenti di tensione anche all’interno del tribunale, quando il giudice che in videoconferenza avrebbe dovuto collegarsi con il carcere in cui Lioce e’ detenuta, per ragioni di sicurezza aveva inizialmente stabilito di condurre il processo a porte chiuse. Non si e’ fatta attendere la vivace protesta che ha poi indotto il giudice a fare aprire le porte dal personale della Digos della questura e dei carabinieri, in tenuta antisommossa.
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