Rigopiano: dirigenti Regione indagati per mancanza Carta valanga
Pescara – “Sebbene incombesse su di loro di attivarsi affinche’ venisse dato corso, quanto prima, alla delibera 170/2014 per la realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga riguardante tutto il territorio regionale, non si attivavano in alcun modo nemmeno predisponendo apposite, doverose, richieste di necessari fondi da stanziare nel bilancio regionale”, fondi individuati solo nel febbraio 2017 e poi stanziati. E’ uno dei passaggi dell’accusa a carico di Pierluigi Caputi, direttore dei Lavori pubblici fino al 2014, Carlo Giovani, dirigente della Protezione civile, Sabatino Belmaggio, responsabile del rischio valanghe fino al 2016, Vittorio Di Biase direttore Dipartimento opere pubbliche fino al 2015 e Emidio Rocco Primavera, direttore del Dipartimento opere pubbliche, finiti nell’inchiesta sulla tragedia di Rigopiano per la mancata realizzazione della Carta di localizzazione del pericolo da valanga. I reati ipotizzati a loro carico sono disastro colposo, omcidio colposo e lesioni colpose. Secondo la Procura, se la Carta fosse stata redatta “avrebbe di necessita’ individuato nella localita’ di Rigopiano in Comune di Farindola un sito esposto a tale pericolo (sia per obiettive evidenti ragioni morfologiche, sia per note vicende storiche)”. L’assenza della Carta “ha fatto si’ che – si legge nell’avviso di garanzia – che le opere gia’ realizzate dell’Hotel a seguito dei permessi di costruire del Comune di Farindola in relazione a preesistente manufatto alberghiero, non siano state segnalate dal sindaco, ai sensi della legge regionale 47/1992, al Comitato Tecnico regionale per lo studio di neve e valanghe”. “Tali informazioni – si legge ancora – avrebbero determinato, ad opera del Comitato Tecnico, l’immediata sospensione dell’utilizzo nella stagione invernale dell’albergo fino alla realizzazione di idonei interventi di difesa anti valanghiva, nonche’ – in alternativa o in aggiunta alle opere difensive – un valido piano di bonifica preventiva degli accumuli nevosi dell’area di distacco mediante procedure di distacco controllato”.
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