E’ morto Vittorio Giorgi

Pìzzoli – Nella nottata a Roma, dove si trovava con la famiglia, si è spento Vittorio Giorgi, simbolo storico del partito comunista, del sindacalismo, della operosità ininterrotta a favore dei lavoratori e della sinistra aquilana. Giorgi aveva 97 anni ed era stato costretto a lasciare la città e il suo paese, Pìzzoli, dal recente terremoto. I funerali si svolgeranno domani al municipio di Pìzzoli, alle 16. Camera ardente dalle 9,30 al Comune di Pìzzoli.
Giorgi è stato deputato del PCI negli anni Sessanta, dirigente del partito a L’Aquila e in Abruzzo, sindaco più volte del suo comune, Pìzzoli, dove ha sempre avuto la residenza e svolto la sua attività fino all’ultimo giorno. Durante la persecuzione degli ebrei, con altri si occupò della scrittrice Natalia Ginzburg con il marito rifugiata a Pìzzoli. Nella lunghissima militanza, fin da ragazzo, Vittorio Giorgi ha incontrato e frequentato uomini di rilievo sia nella politica che nel sindacato. In occasione del 97/mo compleanno, di recente, aveva ricevuto auguri da moltissimi esponenti della politica e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Uomo cordiale e spesso sorridente, “don Vittorio”, come molti lo chiamavano con affettuoso rispetto, amava negli ultimi tempi – durante i quali usciva di rado – discorrere con chi lo andava a visitare del presente, ma soprattutto del passato, dei ricordi, delle persone, degli episodi curiosi. Innamorato di Totò e dei suoi film, li rivedeva spesso in tv, alternando lo svago alla lettura e alla scrittura di ricordi e memorie. L’Aquila perde un protagonista coerente e fermo della sua storia politica, una persona che ha creduto in ciò che ha fatto e lo ha fatto dando il meglio di se stesso.

Al momento l'inserimento di commenti non è consentito.