Sindaco Biondi: “Dea II livello: il Pd mortifica la sanità aquilana”
L’Aquila – “La Regione a guida Partito democratico continua a mortificare la sanità aquilana limitando il dibattito all’istituzione del Dea di secondo livello solo all’area Chieti-Pescara”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che già nei giorni scorsi ha ribadito come l’ospedale San Salvatore abbia tutte le caratteristiche per ospitare un Dea di secondo livello a servizio delle aree interne e come siano già disponibili 6,1 milioni di euro, di cui un terzo donato dalla Regione Emilia Romagna, per istituire la centrale unica operativa del 118 nel capoluogo abruzzese.
“Appare chiaro, quindi, che la delibera in cui si prevede l’istituzione della Commissione per lo studio di fattibilità per la realizzazione di un Dea di secondo livello tra L’Aquila e Teramo del giugno scorso – commissione che a oggi non si è mai riunita – sia stata una maldestra trovata elettorale, tra l’altro neanche andata a buon fine, visto l’esito della competizione amministrativa” aggiunge il primo cittadino.
“Si continua a dare corso a quanto previsto dal decreto 79 del 2016 dell’allora commissario alla sanità, Luciano D’Alfonso, che già relegava a Dea di primo livello l’ospedale del capoluogo di regione – prosegue Biondi – Purtroppo all’epoca nessuno levò una voce in difesa del nosocomio aquilano, a partire dal primo cittadino, Massimo Cialente, generalmente molto loquace e invece allora silente e remissivo medico e presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila”.
“La difesa delle prerogative del capoluogo di regione passa anche attraverso queste battaglie che qualcuno all’epoca ritenne di non fare e che, al contrario, abbiamo da subito rimesso al centro del dibattito cittadino e non solo, incassando già il sostegno dei sindaci di tutta la provincia, a partire da quelli di Avezzano, Sulmona e Castel Di Sangro che, smessi i panni di un campanilismo inutile, sono in prima fila per rafforzare l’offerta della medicina ospedaliera e di quella territoriale”.
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