Il trionfo aquilano porta bene alla Meloni
L’Aquila – La forte affermazione del centrodestra in una delle regioni più grandi d’Italia, la sorprendente Sicilia, conferma un dato che i politici farebbero bene a soppesare con cura. Giorgi Meloni, Fratelli d’Italia-AN, è la muova forza gentile – in quanto femminile – delle schiere capeggiate dal leader morale Berlusconi. Due milanesi (uno ultraottantenne) e una genuina romana acciuffano la Trinacria mandando alle corte il PD.
Le fortune della Meloni hanno un apice nel trionfo aquilano con l’elezione del sindaco Biondi. Un meloniano. Il sindaco di un capoluogo di regione dominato per decenni con il fiato sul collo dai big del >PD ingloriosamente rispediti al mittente. Bella affermazione per la Meloni, che, ricordiamo bene, a L’Aquila non è nuova.
A fianco di un politico di qualità (che la città non ha saputo valorizzare) come Salvatore Santangelo molti anni fa comparve in città . La giovanissima politica partecipò ad un convegno tenutosi nel monastero di Ocre, luogo storico e bellissimo. La stampa era quasi assente, incline a ossequiare i voleri dei potenti del PD come ha fatto per anni e anni,. Noi c’eravamo per una tv intervistammo la Meloni, piuttosto ritrosa ed emozionata. Intervista non di maniera, ma semplice e spontanea. Né noi né la ragazza immaginavamo come sarebbero poi andate le cose. Tanto meno che quella leader nascente sarebbe riuscita, tanto tempo dopo, ad avere il sindaco dell’Aquila. E chi sa quanto altro ancora, adesso possiamo supporlo.
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