Film commission, un atteso ritorno
L’Aquila – La prosopopea illimitata e ipocrita della politica non sa o finge di non sapere che in Abruzzo una film commission in passato c’è stata ed ha anche funzionato a dovere, pur essendo priva di supporti legislativi e sostegni stabili. Il caso vuole che proprio in queste sere venga riproposto in tv uno dei più noti e apprezzati film girati sul Gran Sasso, con Spencer e Hill, dal titolo “Continuavano a chiamarli Trinità ”. Un film in cui lo splendido paesaggio del Gran Sasso è vistosissimo e ben adoperato in scene indimenticate.
Erano i tempi in cui si giravano film uno dopo l’altro in Abruzzo, prima che venisse creata a L’Aquila una film commission.
Averne oggi creata una regionale con una legge è un’ottima iniziativa, ma nessuno può affermare, come ha fatto il PD, di avere assunto l’iniziativa o di aver scoperto l’acqua calda. L’idea è datata e molto tempo fa ci si adoperò per attuarla. Che la f.c. messa in piedi allora, con forti padrinati politici, sia poi finita in polvere, è un fatto che si attaglia perfettamente alla grande capacità aquilana di farsi del male. Specie quando si tratta di cinema. Infatti la politica aquilana e quella regionale hanno saputo non solo annullare la vecchia f.c., ma anche distruggere l’Accademia dell’Immagine e altre grandi iniziative riguardanti il cinema, inventate da Gabriele Lucci.
Oggi arriva la legge sulla f.c. regionale, , e staremo a vedere come sarà attuata, soprattutto sotto quali venti politici, possibili campanilismi , influenze negative, regie occulte. O temibili nuovi padrinati. Conoscendo l’Abruzzo e i suoi virus a politici – vecchi e nuovi – c’è da restare sospettosi. Ma intanto, e questo conforta, continuano ad essere girati film e fiction in location aquilane e abruzzesi. Confortevole. E di buon auspicio.
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