TSA, finalmente fuori la politica?


Da quanto il Teatro stabile fa sapere, in poche righe, l’ente teatrale abruzzese avrebbe finalmente imboccato la strada più sensata e garantista: tenersi lontano dalla politica e scegliere dirigenti capaci nel loro mestiere anche come manager. Se alle parole seguiranno i fatti lo vedremo, restando titubanti e sfiduciati dal passato dell’ente. Dietro e davanti alle quinte, infatti, la politica ha sempre agito da primo attore. Si sono scottati e sono fuggiti a gambe levate personaggi del calibro di Proietti, Gassman, Preziosi.
Se stavolta si tratti di un bandi vero o finto, o se si reciti a soggetto guidati da una politica fattasi soltanto più melliflua e sguisciante, ma mordace, non lo possiamo indovinare. Stando a come sono sempre andate le cose, si resta pessimisti e dubbiosi. Ma + vero che anche le situazioni peggiori possono migliorare, sempre che qualcuno lo voglia davvero. Insomma, speriamo: il TSA ha un bel passato teatrale, sarebbe civile preservarlo e rispettarlo.

PENSIERINO – Guardo delle anitre rimasta – amzichè migrare – nelle acque putride di un fiumiciattolo schiumoso. O sono sciocche, o vittime della loro natura. Che non poteva immaginare come avremmo ridotto il mondo. Ma molti sintomi paiono dire che siamo prossimi al saldo del conto…



30 Ottobre 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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