Piano neve, la Provincia bussa ai piani alti


Chiede aiuto ai massimi vertici istituzionali dello Stato.

Pescara – Per un semplice piano neve, che dovrebbe essere ordinaria incombenza se vivessimo in un paese normale un ente che si occupa di strade deve rivolgersi alle massime istituzioni . Nonostante si tratti di un territorio in cui è avvenuta la tragedia di Rigopiano.
Senza dimenticare che ancora non sono stati pagatiu i danni della neve e ancora non sia cnclusa l’inchiesta su Rigopiano, argomenti collaterali ma non secondari. Dire ch3e lo Stato funziona male è insufficiente.

La Provincia fa sapere: ! una lettera inviata al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Ministro dell’Interno Minniti, al Prefetto di Pescara Provolo, al Capo Dipartimento della Protezione Civile Borrelli, al Governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso e al Presidente dell’UPI Variati, il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, riporta all’attenzione delle massime Istituzioni dello Stato il problema di un adeguato finanziamento per il piano neve della Provincia e per il potenziamento del parco mezzi necessario per soccorrere le comunità locali in caso di abbondanti nevicate.
“Dopo le note vicende che hanno caratterizzato la storia delle Province italiane a seguito della L. 56 del 2014 – scrive Di Marco – questa Amministrazione versa in una condizione finanziaria che ad oggi non consente la chiusura in equilibrio e l’approvazione del bilancio del corrente esercizio finanziario. Tutto questo con il rischio che, in assenza di proporzionate risorse e di un parco macchine e di risorse umane, allo stato assolutamente inadeguati, non sarà possibile assicurare la regolare tenuta e manutenzione della viabilità provinciale in presenza di eventi meteorologici nevosi”.
In vista dell’imminente stagione invernale e in presenza di risorse insufficienti, dunque, il Presidente della Provincia allerta “la Protezione Civile per garantire la sicurezza delle comunità locali di questo territorio, in supporto al massimo impegno che sicuramente spenderemo nei limiti delle nostre dotazioni finanziarie strumentali e umane, nessuna esclusa”. Il problema, aggiunge, non è solo della Provincia di Pescara: Di Marco, che rappresenta le quattro Province abruzzesi, parla a nome dell’UPI Abruzzo e anche di tutte le Province Italiane, alle prese con gli stessi problemi di natura finanziaria.
Non è una manifestazione di protesta, specifica Di Marco ma “una richiesta di aiuto rispetto all’attuale contesto legislativo e organizzativo che ha reso le Province dei contenitori vuoti, in cui anche la spesa più basilare diventa un problema insormontabile”.
E’ necessario che, anche con la prossima Finanziaria, si rafforzino le competenze provinciali con adeguati trasferimenti e certezze normative idonee: altrimenti sarebbe come combattere contro i mulini a vento.


27 Ottobre 2017

Categoria : Politica
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