“Sacrifici chiesti a chi deve essere tutelato”
L’Aquila – Scrive il consigliere coimunale Roberto Tinari: “Avevo detto al Sindaco Cialente l’avevo detto: NON TI MOLLO.
E’ inconcepibile e inaccettabile che si cerca ancora una volta il “sacrificio” di chi in questa città doveva e deve essere maggiormente tutelato. Mi riferisco agli anziani, proprietari di case e aquilani da sempre, a coloro che in questi giorni subiscono silenziosamente l’ennesimo dramma dell’abbandono della città .
Mi riferisco a coloro che stanno per essere nuovamente trasferiti – non si sa dove – e che mai avrebbero immaginato che in vecchiaia, invece di meritare il giusto riposo e il dovuto rispetto, sono ancora costretti a combattere per vedersi riconosciuti i propri sacrosanti diritti. Questi Aquilani vogliono una cosa sola – NON LASCIARE L’AQUILA – una città che si sta dimostrando ingrata nei confronti nei confronti di questi cittadini, per colpa di chi non ha capito e non vuole capire.
Questi anziani abbandonano il campo dignitosamente, senza neppure alzare la voce con le loro convinzioni, stanchi ormai di assistere a queste sceneggiate, retaggio di un passato forse ancora non troppo lontano.
E’ una pagina della nostra storia che stiamo vivendo e che non ci fa onore anche nei confronti dei nostri figli. … e, si sa, chi non capisce il passato è condannato a riviverlo.
Case prima agli Aquilani . “L’Aquila agli Aquilani”: tanti nostri concittadini avrebbero voluto sentir dire queste parole dagli esponenti del mondo politico, invece di ascoltare da altri inutili, dannose e ingrate lamentele.
Alle case B , ora ristrutturate e messe a disposizione al 4°, 5° e 6° piano (magari a Pettino) andasse chi ha creato tutta questa incresciosa situazione, lasciando agli anziani le sue case, naturalmente per il tempo necessario alla riparazione delle abitazioni di questi poveri cittadini.
Mi riferisco agli anziani, proprietari di case e aquilani da sempre, a coloro che in questi giorni subiscono silenziosamente l’ennesimo dramma dell’abbandono della città . Mi riferisco a coloro che stanno per essere nuovamente trasferiti – non si sa dove – e che mai avrebbero immaginato che in vecchiaia, invece di meritare il giusto riposo e il dovuto rispetto, sono ancora costretti a combattere per vedersi riconosciuti i propri sacrosanti diritti. Questi Aquilani vogliono una cosa sola – NON LASCIARE L’AQUILA – una città che si sta dimostrando ingrata nei confronti nei confronti di questi cittadini, per colpa di chi non ha capito e non vuole capire.
Questi anziani abbandonano il campo dignitosamente, senza neppure alzare la voce con le loro convinzioni, stanchi ormai di assistere a queste sceneggiate, retaggio di un passato forse ancora non troppo lontano.
E’ una pagina della nostra storia che stiamo vivendo e che non ci fa onore anche nei confronti dei nostri figli. … e, si sa, chi non capisce il passato è condannato a riviverlo.
Case prima agli Aquilani . “L’Aquila agli Aquilani”: tanti nostri concittadini avrebbero voluto sentir dire queste parole dagli esponenti del mondo politico, invece di ascoltare da altri inutili, dannose e ingrate lamentele.
Alle case B , ora ristrutturate e messe a disposizione al 4°, 5° e 6° piano (magari a Pettino) andasse chi ha creato tutta questa incresciosa situazione, lasciando agli anziani le sue case, naturalmente per il tempo necessario alla riparazione delle abitazioni di questi poveri cittadini”.
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