CGIL: OLICAR PAGHI GLI STIPENDI O LI CHIEDEREMO ALLA ASL
L’Aquila – La Filcams Cgil, dice una sua nota, unitamente alle rispettive RSA di appalto (ci riferiamo ai vari servizi affidati dalla Asl nei presidi ospedalieri di L’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel Di Sangro), ovvero l’appalto gestito dalla società Olicar Gestione Srl, comunicano quanto segue:
Prendiamo atto di aver ricevuto in data 16 ottobre una comunicazione dalla società Olicar Gestione Srl sulla motivazione del ritardo del pagamento dei stipendi, dovuto a sua volta al ritardo dei flussi economici da parte della società Manital Idea (controllata di Olicar) e che per tale motivo la Olicar Gestione Srl procederà al pagamento degli stipendi entro oggi.
Tuttavia la Filcams Cgil, unitamente alle rispettive RSA di appalto, fanno presente che a fronte del mancato rispetto dei termini di pagamento degli stipendi in favore dei lavoratori, riportati sia nell’accordo sindacale nazionale del 4 ottobre scorso sia nel verbale di mancato accordo del 9 ottobre redatto in Prefettura all’Aquila, visti i termini ultimi di pagamento disposti dalla Olicar e visti i termini di legge della 146/90 stabiliti in Prefettura, utili ad azioni di lotta sindacale, comunicano alla Olicar Gestione Srl che, nonostante i termini già scaduti previsti sugli accordi sindacali, in mancanza del rispetto anche dei termini ultimi di pagamento (oggi, 18 ottobre 2017), già a partire da domani ci attiveremo immediatamente per il recupero di quanto dovuto ai lavoratori in termini di stipendio nei confronti della committente, ovvero la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, chiedendo in surroga detti pagamenti, oltre a proclamare lo sciopero degli addetti per tutta la giornata lavorativa del 20 ottobre.
Inoltre il nostro sindacato, unitamente alle RSA, ricorda che vista la delicata situazione della vertenza (ancora in via di definizione sui tavoli nazionali, dove la Filcams Cgil di L’Aquila sarà presente) per individuare soluzioni sul futuro pagamento degli stipendi ai lavoratori, fa presente che anche in caso di pagamento degli stipendi entro oggi lo stato di agitazione continuerà comunque a permanere.
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