Ce ne vuole ad accumulare debiti…


Se si è scapestrati e dissoluti, a gonfiare i debiti ci vuole poco, anche perché i buffi – come si chiamano – portano solo altri buffi. E il gorgo pian piano ti inghiotte. Ma se parliamo di enti, il discorso è differente. Per accumulare debiti per 4,5 milioni, il Centro turistico del Gran Sasso deve aver impiegato degli anni. Il tempo passava, e i politici stavano a guardare. La vecchia saggia idea di vendere baracca e burattini, o cedere ad altri, a privati, non piaceva a nessuno. Infatti è sempre rimasta una chiacchiera da bar, una fandonia politica. E ora siamo alla frutta, naturalmente poco prima che cominci la stagione bianca. La baracca è in fiamme, e i pompieri non ce la fanno a spegnere il rogo.
In sostanza, a pagare dovrebbero essere gli aquilani, altrimenti chi se lo prende il Centro turistico?
Sulla salma del Gran Sasso aquilano arrivano palate di terra. E siatene certi, per le colpe politiche e gestionali del passato recente e meno recente, nessuno risulterà responsabile. Come a L’Aquila è sempre avvenuto. Pensate alla metropolitana…

PENSIERINO – Dieci anni sono passati dalla “scoperta” della discarica velenosa di Bussi. La bonifica non c’è, resta sommersa da scartoffie, burocrazia, iter complicati, bugie, omissioni, ritardi.
Pensiamo che per la discarica velenosa di Piano d’Orta dieci anni non basteranno. Ce ne vorranno almeno venti, che diamine… Siamo o no la regione verde d’Europa? Di rabbia, ma sempre verde.



16 Ottobre 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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