Rettore su elezioni in ateneo


Teramo – In merito alle elezioni dei rappresentanti degli studenti negli organi collegiali dell’Ateneo di Teramo, il rettore Rita Tranquilli Leali chiarisce che «l’indizione in data diversa, rispetto alle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, non determina le conseguenze supposte da una parte degli studenti. In primo luogo, non si verifica alcuna doppia spesa, atteso che la composizione dei seggi è diversamente prevista dalla vigente disciplina. Infatti, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento Elettorale di Ateneo, è tassativamente sancito che ciascun seggio elettorale sia composto da cinque membri (dal preside di Facoltà o da un professore di ruolo di prima o seconda fascia da lui delegato, come presidente; da un professore di ruolo di seconda fascia o da un ricercatore designato dal preside; da due studenti; da un componente, designato dal direttore amministrativo, tra il personale amministrativo, tecnico e di biblioteca, con funzione di segretario). Per converso, l’ordinanza ministeriale 11 novembre 2009, prot. n. 457/2009 prescrive, per le elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, seggi composti da tre membri (dipendenti universitari idonei allo svolgimento dei compiti previsti, dei quali, quello in grado più elevato o di maggiore anzianità di servizio assume le funzioni di presidente e quello in grado o anzianità inferiori assume le funzioni di segretario). Pertanto, è di tutta evidenza che la differenziazione di data non comporta alcun maggiore onere economico per l’Ateneo, in presenza della necessaria diversificazione dei seggi elettorali e dei componenti ad essi addetti. È altresì evidente che, in considerazione del diverso oggetto e della diversa natura dei due tipi di elezione, è opportuno distinguere le operazioni elettorali, per la loro regolarità e buon andamento».
«D’altro lato, per la legittimità del procedimento relativo a ciascuna elezione, non si può ricorrere ad una tipologia unica di composizione dei seggi, in difformità alle specifiche statuizioni, che reggono le diverse elezioni, locali e nazionali».
«Per quanto attiene alle borse c.d. “150 ore”, è appena il caso di ricordare che dette borse erano state totalmente soppresse dalla precedente gestione e che, invece, esse sono state reintrodotte da ultimo».
(Nella foto Rita Tranquilli Leali)


24 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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