Zona franca, elezioni: politici, siate onesti


L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – Non tutti sanno che negli Stati Uniti l’assistenza sanitaria non è gratuita per tutti, come in Italia. Sì, proprio così: sorprendetevi se volete. Obama sta tentando di darla ad almeno 30 milioni di americani poveri. Pensate che lo faccia solo per umanità, giustizia sociale, o anche per accrescere la propria popolarità? Diciamo: per tutte e due le cose. La politica non è una cosa nobile, ma utilitaristica. Consolida i poteri, fa eleggere, porta consensi, ma produce anche risultati utili per la gente. Quando non è bugiarda, naturalmente.
In questo momento c’è in Italia una città ridotta sul lastrico, si chiama L’Aquila, alla quale fino ad oggi sono state date case (non per tutti, non di qualità visto che si sfasciano numerose) e niente altro. Molte invece le promesse, moltissime oggi prima delle elezioni di marzo.
Tutto regolare, direte. La democrazia non è il sistema perfetto, ma resta il migliore che abbiamo inventato dai tempi dei Greci ad oggi. Purchè produca risultati, ci si ottura il naso e si va avanti. Oppure si fa il colpo di Stato e si cambia tutto. Ma non risulta che, rivoluzione francese a parte, questo metodo abbia prodotto granchè nella storia.
Ai politici nostrani diciamo: siate onesti. Almeno intellettualmente. Più o meno tutti si aspettavano proclami e annunci sulla zona franca poco prima delle elezioni. Più o meno tutti dicevano: importante è che la facciano.
Ora dicono (in troppi) che la stanno facendo, e si susseguono annunci e dichiarazioni. Da cronisti siamo costretti a riportarli. Però abbiamo diritto di commento e di parola e diciamo: gli annunci non bastano, dite anche quando e in che misura ci sarà la zona franca. Per chi e per quanto tempo. A cosa servirà esattamente. A chi servirà. Quanti soldi porterà e chi se ne avvantaggerà. Zone franche esistono altrove da tempo (Pescara) e va bene così. Siamo tutti abruzzesi e vogliamo un Abruzzo migliore. Nel caso dell’Aquila, però, è questione di vita o di morte. Per il momento, morte persino per chi come i commercianti chiede solo di poter commerciare, e non ha risposte, ma attese di 11 mesi. Politici, non giocate in questa occasione: potrebbe costarvi caro. Non è una minaccia, per carità, non è nel nostro stile. C’è, in fondo, chi risolve tutto lasciando L’Aquila per sempre, come facevano i nostri padri, emigrando. Si può vivere anche altrove. Potremmo, noi cittadini, farlo in tanti. E’ solo un invito, una volta tanto, ad essere seri, responsabili, e sostanzialmente solo onesti. Niente di più. Vi costa tanto essere semplicemente onesti? Ricchi lo siete, potenti anche; spesso spocchiosi e altezzosi. Tali vi abbiamo resi noi, votandovi. Ma potremmo andare a votare altri, altrove. E in tantissimi. Per voi, questo è l’incubo che deve farvi tremare. Perché noi non cerchiamo affari, lucro, potere, vita da satrapi e privilegiati: solo vita, anzi sopravvivenza. E quindi cosa abbiamo da perdere?
(Immagine detours.it)


24 Febbraio 2010

Categoria : Politica
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