Lettere – Commissari ricostruzione, chi sarà il prossimo?
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “La domanda e’ semplicissima: se fino ad oggi della ricostruzione si sono occupati in tanti con pieni poteri, e la stessa va a rilento ( quella edile e peggio che mai quella del tessuto sociale) dovunque, malgrado proclami e autocelebrazioni da parte dei vari governi e chiunque abbia avuto compiti di regia in questi anni, sia a L’Aquila che nelle Marche o ad Amatrice e’ stato lodato, esaltato, ringraziato, tutti bravissimi e competentissimi, non e’ che “qualcosa” non quadra? Non e’ che da subito si sarebbero dovute fare scelte diverse che tuttora non si vedono? Quanto a L’Aquila adesso che chi ha avuto la forza di aprire al commercio in centro presenta il conto, tutti a sparare pareri e soluzioni. Peccato che a questi geni, che poi sono quelli che per anni hanno orientato le cose nel verso sbagliato, sfugga l’evidenza. Il centro e’ stato devitalizzato di proposito cominciando col portare ben “fuori le mura” prima di tutto le scuole, poi gli uffici pubblici, le banche e, orrore degli orrori, le Poste. Cemento a stratonnellate ma per altre finalita’. Nel frattempo, a proposito di scuole e proclami, il Liceo Classico e’ ancora in cerca di fissa dimora. Giusto perche’ le scuole erano la priorita’, ma per fiondarle fuori dal centro.
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