Il contributo Soprintendenza al “Workshop sulla Convenzione di Faro”
Fontecchio – (com) – La partecipazione, la costante attenzione alla comunicazione e al pieno coinvolgimento dei cittadini con iniziative pubbliche, progetti didattici ed eventi sul patrimonio culturale e sul paesaggio, per portare l’esperienza della ricostruzione dell’Aquila e del suo territorio all’attenzione delle sedi più ampie ed autorevoli condividendo i valori, ricchezze e le opportunità di riscoperta del patrimonio culturale e immateriale. Sono le azioni concrete svolte negli ultimi anni e i temi sensibili che la Soprintendenza porterà all’attenzione dei partecipanti al workshop dell’11 ottobre (9.30 – 12.30) e alla giornata conclusiva del 12 ottobre (9.00 – 18.00), nell’ambito dell’ampia riflessione sull’attuazione della Convenzione di Faro promossa dal Consiglio d’Europa e dal Comune di Fontecchio.
La Convenzione, in vigore dal 2011 e in corso di ratifica da parte del Governo italiano, introduce un concetto ampio e innovativo di eredità culturale, definendola come “un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano…come riflesso ed espressione dei propri valori… ” e che “…comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione tra l’uomo e i luoghi nel corso del tempo”. Prevede quindi una responsabilità condivisa nei confronti del patrimonio, chiamando le popolazioni a svolgere un ruolo attivo nel riconoscimento della sua centralità, e invitando gli Stati a promuovere un processo di valorizzazione partecipativo.
In questa logica la giornata conclusiva ospiterà anche la proiezione pubblica del video “Paesaggi condivisi_Album” (ore 12.30), esito del progetto lanciato dalla Soprintendenza nel febbraio scorso: una campagna social per stimolare – attraverso la condivisione di immagini fotografiche scattate dai partecipanti secondo le loro personali interpretazioni dei luoghi – nuovi sguardi sul paesaggio e sul territorio dell’Aquila e dintorni.
“Questo importante Workshop del Consiglio d’Europa” afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini – rappresenta una grande opportunità di confronto tra organismi internazionali, istituzioni locali e comunità di cittadini per condividere obiettivi ed azioni di tutela, sensibilizzazione e valorizzazione di un patrimonio esteso e incredibilmente ricco. Un insieme che, anche in ragione del grande investimento in corso per la ricostruzione e la ripresa economica e sociale può ben rappresentare quel concetto di “eredità culturale” posto al centro della Convenzione di Faro. Anche in vista delle iniziative che coinvolgeranno l’Italia e l’Europa in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale nel 2018.”
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