Caso Dezio: D’Alfonso a giudizio
Pescara – Primi riscontri giudiziari di uno dei casi che segnarono il declino dell’”astro” politico Luciano D’Alfonso, uomo di spicco della politica abruzzese e del PD. L’ex sindaco e’ stato rinviato a giudizio per abuso, udienza il 26 marzo. La vicenda e’ quella relativa alla vicenda sul concorso per l’assunzione di Guido Dezio, ex braccio destro del potente personaggio adriatico, come dirigente comunale a tempo indeterminato. Il gup Guido Campli ha condannato a quattro mesi lo stesso Guido Dezio, accusato di falso, e ha assolto i tre componenti della commissione d’esame per il concorso da dirigente amministrativo, Vincenzo Montillo, ex segretario generale del Comune, oggi al comune dell’Aquila, e gli avvocati Paola Di Marco e Carlo Montanino. Il pm Paolo Pompa aveva chiesto il rinvio a giudizio per D’Alfonso, otto mesi per Dezio e per i tre componenti della commissione, accusati di concorso in abuso d’ufficio, sei mesi. Secondo l’accusa D’Alfonso avrebbe procurato intenzionalmente a Dezio, accusato di falso, un ingiusto vantaggio patrimoniale, violando le norme di legge che disciplinano l’accesso alla dirigenza al Comune. Per l’accusa Dezio avrebbe invece falsamente attestato alla commissione d’esame di “avere ricoperto incarichi equiparati a quelli dirigenziali e di ricoprire allo stato attuale un incarico dirigenziale presso pubbliche amministrazioni, per un periodo di almeno cinque anni”. (Nella foto Luciano D’Alfonso)
Non c'è ancora nessun commento.