Comune disattende raccomandazioni OECD


L’Aquila – L’Organizzazione internazionale OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) ha redatto nei mesi scorsi un documento, raggiungibile via internet all’indirizzo www.oecd.org/dataoecd/0/36/43307733.pdf , in cui vengono evidenziati gli indirizzi per rilanciare il territorio dell’Aquila dopo il terremoto. Uno di questi indirizzi mette in evidenza l’importanza delle nuove tecnologie, come internet, per avvicinare i cittadini alle informazioni rilevanti in possesso degli enti pubblici:

…omissis
“ICT should ensure accurate and real-time access to a comprehensive set of information including data on resource allocation (i.e., who is doing what and where), policies and projects, the territorial situation before and after the earthquake. Citizens would thus be provided with the opportunity to monitor and understand the government’s decisions, as the use of ICT would facilitate a more effective tracing of financial resources and project results, and help align aid inflows with priority needs.”
…omissis

Tutto questo al Comune dell’Aquila non viene recepito essendo l’Ente poco sensibile alle problematiche dei cittadini dal punto di vista della ricerca di informazioni e di comunicazione. Oggi, avendo migliaia di cittadini dislocati a centinaia di chilometri dalla città, sarebbe stato un vero beneficio per tutti avere un sito internet efficace ed intuitivo. Si risparmiavano viaggi in macchina, traffico, file interminabili, malumori con gli impiegati, depressione e molto altro. Purtroppo il Comune dell’Aquila dopo 10 mesi ancora non capisce che se si spendessero dei soldi in tal senso se ne risparmierebbero dieci volte la cifra investita in termini di minori costi sociali. Ma manca la sensibilità e forse la conoscenza in tal senso. Si pagano anni ed anni di mala gestione e di risorse umane non formate a sufficienza. Anche senza internet è difficile confrontarsi con l’ente comunale in quanto si hanno difficoltà nell’interpretazione delle ordinanze e gli impiegati hanno ricevuto l’input di non impegnare l’ente con risposte scritte ai vari quesiti dei cittadini.
Sono tanti gli esempi che si possono fare. Fra i tanti, la divergenza di opinioni, fra help desk del comune, i pareri verbali dei dirigenti e ciò che linea amica, da postazioni romane, dice senza poter avere niente per iscritto in merito all’interpretazione delle ordinanze sulla sistemazione autonoma. A chi spetta oggi l’autonoma sistemazione? Provate a chiederlo e vi renderete conto che le risposte sono tante e contraddittorie. Nessuno rilascia ricevute sulla documentazione inviata al Comune a seguito delle ordinanze. Se una pratica si è persa, in futuro, il cittadino dovrà rinunciare ad ogni difesa. I contributi vengono erogati a prescindere dalla presentazione della rinuncia e si invitano i beneficiari a restituire gli importi a tutto vantaggio delle banche che incassano le commissioni sulle operazioni. Per finire segnaliamo uno degli ultimi documenti pubblicati sul sito del comune dell’Aquila all’indirizzo, http://www.comune.laquila.it/documenti/inEvidenza/20100212_135434.pdf . Si tratta degli uffici e dei contatti con gli uffici comunali. Oltre alla diversa dislocazione dei vari uffici sul territorio si nota subito che non esiste un indirizzo email generale per non parlare degli indirizzi email di ogni singolo ufficio. Forse si preferisce usare il verbo per non lasciare traccia ma di questo passo siamo certi che non si va da nessuna parte. Anche i paesi del terzo mondo hanno dimestichezza con le nuove tecnologie e i servizi ai cittadini viaggiano ormai per la maggiore online. Dopo un terremoto e dopo le conseguenze dello stesso si doveva avere l’umiltà di dire che non si era in grado e che era necessario un supporto esterno immediato. Forse bastava investire 100.000 euro per un software di business intelligence ed altrettanti per farsi mettere a disposizione un team di persone utili ad impostare il lavoro per il primo anno. Forse oggi, avremmo avuto meno case assegnate a chi non ha i requisiti, meno contributi dati a chi ha già da mesi rinunciato, meno appalti e subappalti poco chiari, meno puntellamenti di case da abbattere, meno pratiche per le ricostruzioni bloccate da mesi, meno contenziosi futuri per documentazione persa, meno censimenti per sapere dove si trovano i cittadini, meno burocrazia, meno traffico ma purtroppo, per alcuni, meno clientela da spendere sotto elezioni. Per chiudere con due similitudini per capire meglio la valenza delle scelte del sindaco dell’Aquila sull’uso delle tecnologie oggi a disposizione per alleviare i disagi dei cittadini basta far riferimento ad una guerra dove un contendente utilizza i moderni aerei supersonici ed invisibili mentre l’altro (L’Aquila) utilizza gli aeroplanini di carta che i bambini si lanciano in tutte le scuole delle elementari tra un banco e l’altro all’ora della ricreazione oppure basta far riferimento ad un malato,colpito da un infarto, mentre si trova in una zona remota dell’Africa, che viene curato da uno stregone del villaggio con olio di cocco invece di essere trasferito in un vicino e raggiungibile ospedale civile attrezzato con i più moderni strumenti di rianimazione.


24 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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