Fi, a Pescara strade come “trappole mortali”
Pescara – “Zero strisce pedonali, zero linea di demarcazione delle carreggiate, zero segnaletica orizzontale. Via del Circuito, via Ferrari, cosi’ come via Rigopiano, via Paolini, via Pavone e Bassani e centinaia di altre strade cittadine sono oggi trappole mortali per pedoni e automobilisti”.
Lo ha denunciato – riferisce l’AGI – il vicecapogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco nel corso della conferenza stampa indetta in via del Circuito per dimostrare “in maniera concreta le condizioni della segnaletica orizzontale della citta’”. “Impossibile – ha detto – attraversare di giorno senza correre il rischio di essere investiti, impresa inconcepibile col buio della notte. E a farne le spese sono i cittadini, a partire dagli anziani, che si ritrovano a giocare alla roulette russa anche solo per andare a gettare il pattume sotto casa o per andare in ospedale. E’ questa l’ultima clamorosa vergogna del sindaco Alessandrini e dei suoi assessori alla Mobilita’ Civitarese e alle Manutenzioni Blasioli, incapaci finanche di occuparsi dell’ordinaria manutenzione di una citta’ ormai al collasso. Sulla problematica ho chiesto la convocazione di una seduta della Commissione Mobilita’ per capire come si sia potuti arrivare a una tale situazione, a fronte anche delle continue gare d’appalto indette negli ultimi tre anni per la manutenzione della segnaletica, ovvero i soldi sono stati spesi, ma il prodotto finale e’ disastroso”. “L’aggettivo ‘drammatico’ non riesce neanche a rendere l’idea della situazione – ha sottolineato D’Incecco -. Sono giorni che riceviamo le segnalazioni di cittadini che hanno rischiato di essere travolti mentre attraversavano la strada, seppur cercavano di camminare la’ dove un tempo c’erano le strisce zebrate per il passaggio dei pedoni e ogni tanto un’ombra biancastra lo ricorda. Ombre che diventano pero’ invisibili di notte, sia per i pedoni che per gli automobilisti che, fra l’altro, si ritrovano a guidare tra le incognite, come in via Pavoni e Bassani, proprio davanti alla stazione ferroviaria, dov’e’ ormai scomparsa da tempo immemore la linea di separazione delle carreggiate, e dunque e’ solo l’autodisciplina di chi guida che consente di evitare frontali”.
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