Cementir sotto inchiesta in Puglia per cemento prodotto con residui di sospetta origine
A CAGNANO PRFEVISTO L’USO DI RIFIUTI NEI FORNI, SIAMO CERTI CHE MOM VI SIANO PROBLEMI?
L’Aquila – La notizia, diffusasi alcuni mesi orsono, dell’imminente uso di rifiuti trattati per l’alimentazione dei forni nel cementificio di Cagnano Amiterno è caduta nel dimenticatoio. Né gli amministratori, né i sindacati, tanto meno la politica, si sono più preoccupati della novità . Eppure, l’inizio dell’uso dei rifiuti era previsto per settembre.
Oggi scoppia la novità , e dalla Puglia si apprende che la Procura di Lecce indaga anche sulla Cementir presente in quella regione, proprio per l’uso di combustibili che in molti suscitano dubbi e preoccupazioni: materiale derivante da residui industriali. Non verrebbe smaltito, ma usato nelle cementarie. Con quali conseguenze e rischi è da accertare.
Senza voler azzardare analogie con Cagnano, in molti si chiedono se tutto è regolare nello stabilimento industriale della valle dell’Aterno. Presumendo , anzi dando per scontato, che lo sia, anche per la diversità delle due situazioni, parole di rassicurazione da parte delle autorità non guasterebbero.
Anzi, visto l’allarme suscitato dalle notizie di oggi, sarebbero doverose. Ammesso che esistano delle autorità e delle istituzioni attente all’ambiente e alla salute delle persone. Il silenzio dei sindacati, infine, è tutto, meno che confortante. Su Cagnano, dove opera la sola industria dell’area area aternina, si faccia chiarezza subito e senza ombre.
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