Appalti (2): ‘mazzette’ per truccare gare in Abruzzo
Avezzano – Le indagini, riferisce l’AGI, durate all’incirca un anno, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati per i reati di corruzione, turbata liberta’ degli incanti, falso e rivelazione di segreto d’ufficio. Nel corso delle attivita’ investigative sono stati registrati plurimi episodi di corruzione, palesatisi attraverso la dazione di denaro in parte in contati oppure sotto forma di consulenze, sponsorizzazione di una societa’ di calcio dilettantistica, sub appalti a ditte di familiari degli indagati, acquisto di biglietti di lotterie patronali, noleggio di tendoni per una festa e contributi in beneficenza. Il sistema messo in piedi dalle persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi della liberta’ personale richiesti dalla Procura della Repubblica di Avezzano, da cui e’ scaturito il nome dell’operazione “master list”, prevedeva un elenco di circa 15 aziende, specializzate in lavori pubblici, da far partecipare a gare di appalto gia’ compromesse grazie ad accordi corruttivi con amministratori locali e pubblici funzionari.
Le aziende intervenute, mediante offerte al ribasso, indirizzavano la gara verso la ditta prescelta per l’occasione, determinando un vero e proprio cartello di imprese, in grado di decidere l’esito degli appalti. Nel corso delle indagini e’ stato accertato che per un singolo appalto di circa 500.000 euro fosse stato pattuita tra gli indagati una percentuale di 20.000 euro da dividersi quale corrispettivo per aver fatto vincere la gara alla ditta compiacente.
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