Centri ricera e Ara: Febbo, destino ancora incerto
“Per la terza volta consecutiva sia l’assessore regionale Dino Pepe sia il direttore del Dipartimento Politiche agricole non si presentano in Commissione vigilanza per audire su problematiche aperte e non risolte come i Centri di Ricerca e Ara dove i dipendenti continuano a trovarsi in condizioni critiche e con mesi di stipendi arretrati. Oggi, fatto increscioso, consiglieri della maggioranza (presente solo Mario Olivieri) hanno volutamente disertato i lavori della Vigilanza, evidentemente comincia a dare fastidio il lavoro di discussione e confronto portato avanti fino ad oggi”. Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza Mauro Febbo a margine dei lavori odierni. Un assenza grave – commenta Febbo – che racconta la totale assenza di questo esecutivo regionale circa la programmazione di Enti che attendono di capire il proprio destino. Infatti, dopo aver approvato l’uscita dalla fase liquidatoria del Crab di Avezzano dove permangono ancora gravi criticita’ economiche e finanziarie, oggi i lavoratori del Cotir di Vasto e del Crivea di Miglianico non conoscono il loro destino e se la Regione ha intenzione di farli confluire all’interno del nuovo Consorzio Unico di Ricerca Regionale (CRUA) . Una situazione paradossale – osserva – che si trascina da tre anni e mezzo nonostante le promesse e le garanzie piu’ volte date da esponenti di questo Governo regionale proprio ai lavoratori. Una vera e propria agonia quello che oggi vivono i dipendenti del Cotir e Crivea che oggi presenti all’audizione sono rimasti amareggiati anche loro per le gravi assenze ormai non piu’ tollerabili e giustificabili. E’ del tutto evidente – rimarca Febbo – la mancata volonta’ da parte della Regione di trovare una soluzione percorribile per la salvaguardia dei Centri di ricerca regionali e dei suoi dipendenti”. Le gravi assenze ai lavori odierni della Commissione vigilanza – conclude Febbo – sono sintomo delle difficolta’ e delle divisioni interne che vive oggi il Governo D’Alfonso che non riuscendo a trovare soluzioni cerca la strada piu’ semplice e facile ossia quella della fuga”.
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