La Blundo e i Laboratori del Gran Sasso
L’Aquila – Scrive la senatrice Enza Blundo del M5S: “«Ho avuto nei giorni scorsi l’opportunità di fare visita ai laboratori dell’INFN del Gran Sasso e di conoscere più da vicino le potenzialità e le criticità di un prestigioso presidio scientifico che ha la sua collocazione sotterranea accanto alle canne autostradali del traforo del Gran Sasso.
Una collocazione che ha permesso al contempo un particolare isolamento e schermatura ed il notevole vantaggio dell’ingresso direttamente dall’autostrada dei Parchi, facilitando così il trasporto dei materiali e l’accesso degli ingegneri, degli scienziati e dei tecnici».
A dichiararlo la parlamentare Enza Blundo in una nota su Facebook dopo aver partecipato al sopralluogo nei laboratori dell’INFN su invito del direttore.
«È stato ed è tutt’ora un sistema competitivo a livello mondiale, sia per l’importanza dei progetti precedenti che per quelli in essere, in gran parte finanziati dall’America e da altri partner europei – continua la cittadina pentastellata – di sicuro sono evidenti le misure precauzionali che mirano ad isolare ciascun elemento ed in particolare quelli rientranti nei nuovi protocolli Seveso per la tutela ambientale».
«Considero di maggior prudenza, però, individuare la modalità più consona per evitare che la captazione dell’acqua potabile destinata alla distribuzione avvenga all’interno delle sale del laboratorio di fisica Nucleare o nei pressi di esse, lasciando internamente solo la captazione dell’acqua ad uso del laboratorio».
«Sulla base dell’impegno chiesto ed accolto dal governo attuale ed in vista di una futura maggioranza a 5 stelle, credo non vi possano essere dubbi sull’opportunità di una nuova infrastruttura, che recuperi anche tutta l’acqua superficiale che si trova nella valle dell’inferno, rimettendo in funzione il potabilizzatore di Casale San Nicola».
«Occorre una maggiore cooperazione e dialogo tra i vari enti gestori e territoriali e poiché ora ha avuto inizio, non può bastare sospendere la verniciatura delle gallerie o monitorare i prodotti usati ed auspico che si possa in tempi brevi giungere ad una virtuosa messa in sicurezza dell’acqua, il bene più prezioso».
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