Export: Febbo, Abruzzo non cresce ma rallenta e torna indietro
L’Aquila – “Dopo i dati negativi sull’occupazione arriva la secondo bocciatura per l’Abruzzo attraverso una inaspettata battuta d’arresto per l’export del nostro mercato che posiziona addirittura la nostra regione al quintultimo posto della graduatoria: l’Abruzzo non cresce ma addirittura e’ in una situazione di stallo”. Lo afferma il presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo commentando gli ultimi dati forniti da un studio della Cna sull’export effettuato dal professor Aldo Ronci.
“Nel primo semestre 2016 – aggiunge – l’export abruzzese ammontava a 4.172 milioni di euro mentre nel stesso semestre 2017 e’ stato di 4.252 ed ha registrato un incremento di 80 milioni di euro. Mettendo in paragone i due anni il dato evidenzia una brusca frenata dell’export e addirittura un arretramento in negativo. Infatti l’incremento di 80 milioni e’ pari ad 1/6 dell’incremento di 500 milioni del I semestre del 2016. E’ impressionante vedere e constare – spiega Febbo – come l’Abruzzo subisca un tracollo cosi’ evidente e per altro con una inversione di tendenza rispetto al dato nazionale. Questo e’ evidente sopratutto se prendiamo i dati dei settori che hanno da sempre trainano l’export della nostra Regione come l’automotive e l’agroalimentare. In valori percentuali l’export dei mezzi di trasporto si incrementa del 3,1%, mentre quello nazionale cresce del 7,7%, l’export degli altri prodotti annota un incremento dello 0,8% contro un dato nazionale dell’8%. Invece in valori percentuali le esportazioni dei prodotti agroalimentari registrano un in-cremento pari al 2,9%, inferiore al dato nazionale che e’ stato del 6,7%. In valori percentuali l’export dei prodotti agricoli decresce del 15,5% in controtendenza con il dato nazionale che cresce del 4,7%.
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