Scuole insicure, smartiamole


Che risulti, nessuno in Abruzzo – neppure nelle aree ad alto rischio sismico – ha davvero alzato la voce pur nella consapevolezza della insicurezza di almeno l’80 per cento degli edifici scolastici. I genitori e i loro vocianti comitati hanno mandato i ragazzi in classe, paghi delle chiacchiere e delle isterie dei politici. Che risulti, nessuno ha preteso l’esposizione di certificati sull’indice di vulnerabilità degli edifici. Anzi, questi certificati non sono stati spesso neppure chiesti.
Questo significa semplicemente che in Abruzzo i ragazzi vanno a scuola a loro rischio e pericolo, o almeno senza sapere quanto sdia alto tale rischio.
Fa sorridere, in uno scenario tanto desolante, la proposta della Ministra Fedeli di introdurre lo smart nelle aule per lo studio.
Se le scuole saranno… smartate, non potranno esserlo le teste delle persone. Smart infatti significa intelligente.

PENSIERINO – Durante una festa, a Castel del Monte, le senatrici Pezzopane e Chiavaroli si sono dedicate al gioco delle bocce. Meglio tardi che mai. Se gli altri parlamentari le imitassero sai che vantaggio per l’Abruzzo…



13 Settembre 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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