INCENDI E CANADAIR, ANCHE UNA MONTAGNA DI SOLDI IN CENERE

I VELIVOLI GIALLI COSTANO 14.000 EURO OGNI ORA DI VOLO -

L’Aquila – Gli incendi che hanno devastato l’Abruzzo hanno arrecato danni incalcolabili al patrimonio naturale. Hanno incenerito il cuore dei parchi nazionali. Finora nessuno ha pagato, non esistono colpevoli o indagati – tranne una dozzina di malcapitati campeggiatori – non è stato individuato o arrestato neppure un solo vero piromane. Eppure il disegno criminoso è palese: basta pensare agli inneschi trovati. La politica ha farfugliato e interrogato. Poi, per fortuna, è arrivata un po’ di pioggia.
Abbiamo visto volare una quantità di aerei Canadair, oltre agli elicotteri. Forse è giusto porsi delle domande.
I Canadair della flotta italiana sono una ventina. Appartengono allo Stato, che sono gestiti da privati. Ogni anno la gestione pare costi oltre 40 milioni.
Dati rivelati dal quotidiano toscano Il Tirreno dicono che ogni ora di volo di un Canadair costa 14.000 euro, altri dicono 15.000. Gli aerei quando intervengono percorrono lunghissime distanze e debbono percorrerne altre per caricare acqua, non sempre disponibile vicino ai roghi. Vogliamo fare dei conti? Le somme incenerite con i boschi sono astronomiche. E se non pioveva, chi sa come andava a finire…
I pochi dati bastano per capire tante cose. Per esempio perché i Canadair non vengono dislocati sul territorio in scali regionali, almeno dove esistono. Come in Abruzzo: lo scalo aereo dell’Aquila pare fatto apposta. Anche perché non serve assolutamente a nulla e a nessuno. La politica aquilana è stata capace di azzerarlo.
Se un Canadair o due fossero di stanza a L’Aquila, i percorsi si ridurrebbero, gli interventi sarebbero più rapidi e meno costosi. La protezione civile potrebbe agire molto più agevolmente. E il lago di Campotosto fornirebbe l’acqua diciamo a tiro di brevi spostamenti.
Ma avete letto i costi e l’ammontare delle spese.
Forse potete immaginare anche perché non se ne fa nulla. Non disturbare i manovratori e… profumo di soldi.