Commercianti: “Vogliamo tornare a lavorare” – E il Comune chiede la tassa sul suolo pubblico


L’Aquila- I commercianti reclamano uno spazio. Sono 130 ditte della “città cimitero”, come l’hanno definita gli ambulanti, che non riescono a riprendere le loro attività per colpa del Comune. Ma il Comune chiede la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, nemmeno sfiorato dal sospetto del ridicolo e di aver profondamente offeso i commercianti che da un anno non occupano più tale suolo. “Una vergogna, non c’è un motivo per cui non ci vengano date risposte” dice Celso Cioni, direttore della Confcommercio. Da questa mattina l’Aquila è  paralizzata dalla protesta degli ambulanti che  si sono riversati in viale Corrado IV, proprio nell’area di piazza D’Armi, per riprendere le loro attivita’ bloccate dal giorno del terremoto. La manifestazione e’ stata promossa da Fiva Confcommercio de L’Aquila.  La protesta motivata dal fatto che per gli ambulanti e per il commercio in genere non sono state ancora adottate misure adeguate per la ripresa; ce l’hanno soprattutto con le autorità, e con il sindaco, perché a 11 mesi dal terremoto il commercio non è ancora ripartito e sono davvero pochi i negozi autorizzati a lavorare.Lo slogan della protesta è molto sintetico: “Vogliamo tornare a lavorare”. La situazione del settore è francamente drammatica ed a molti appare inspiegabile che il Comune non si decida, dopo 11 mesi, ad attuare le soluzioni possibili, tra le quali quella più logica è un’area in cui sistemare un mercato di ambulanti, localizzata a Piazza d’Armi. E’ infatti poco spiegabile che il complesso per la mensa di Celestino, con annessa una chiesa, sia in avanzata fase di realizzazione, mentre per chi vuole produrre reddito e rivitalizzare la città esistano tante difficoltà e ritardi.
Molti disagi per il traffico, questa mattina, lungo viale Corrado IV, la principale arteria della citta’, per la manifestazione, iniziata alle 7, degli ambulanti di piazza Duomo scesi in strada per una manifestazione della Fiva Confcommercio. L’iniziativa, molto partecipata, e’ stata promossa “per richiamare l’attenzione sull’esigenza di trasferire il mercato di piazza Duomo in piazza d’Armi. La protesta e’ stata inscenata con cartelli e striscioni proprio a ridosso dell’area dove l’amministrazione comunale intenderebbe ricollocare gli esercizi commerciali. Per quell’area – hanno ribadito stamani i manifestanti – ci sono gia’ atti deliberativi dell’amministrazione comunale ma per ora non si muove nulla. “L’attendismo ingiustificato – spiegano il presidente della Fiva, Alberto Capretti, e il direttore provinciale della Confcommercio, Celso Coni, e la lentezza nell’avvio delle procedure amministrative, impediscono, a dieci mesi dal sisma, una qualsiasi ripresa dell’attivita’ per oltre 130 aziende del settore commercio e dei coltivatori diretti”.


23 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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