La storia disarmante del Cotugno
Esistono storie di ordinaria burocrazia e incapacità che sono soltanto la fotografia di una città , L’Aquila, che non riesce ad essere normale. Chi vive in questa città le conosce, le vive ogni giorno, ci ha fatto il callo. Ne esistono ormai altre che sono semplicemente disarmanti: fanno cadere le braccia. Una riguarda il vecchio, un tempo glorioso liceo Cotugno. Oggi ridotto a cosa ben diversa e ben triste.
L’assillo per una sede esiste dallo scorso anno. Mesi e mesi sono trascorsi tra allucina incroci di inerzie comunali e provinciali. Con scaricabarile, omissioni, assenze, incapacità . Una vera vergogna che culmina adesso a pochi giorni dalle lezioni: in sostanza, manca una sede, sia pure spezzettata. Nei mesi estivi si è dormito sul problema, tra elezioni comunali e provinciali.
La piaga rispunta oggi: il Cotugno non ha sede. Neppure una tensostruttura, una tenda da circensi per elefanti, una baracca rimediata, uno sgarrupato Musp.
Se tutto questo non è desolante, ebbene, abbiamo torto noi e ragione la pletora di incapaci che regge i fili del teatrino.
PENSIERINO – E’ curioso, pensiamo in silenzio, che nella piccola Macedonia sia nata la regine dell’amore in Cristo, Maria Teresa di Calcutta, e sia nato anche – millenni prima. uno dei più grandi assassini dell’umanità , Alessandro Magno. La prima lottò una vita per il bene, il secondo per distruggere, uccidere, conquistare il dominio più crudele e inutile della storia. Che senso ha tutto questo?
Non c'è ancora nessun commento.