Pescara nel degrado, che vergogna


Da mesi i giornali non parlano d’altro, se non del degrado ormai generale della più grande città dell’Abruzzo, Pescara. Degrado urbano, disperati allo sbaraglio , decadimento sociale e igienico, senzatetto, accampati, sofferenza estesa e dolorosa, gente che muore nei sottopassi, aggressioni. La malavita imperversa, i furti si moltiplicano, la sensazione dei turisti è di trovarsi in un luogo che non accoglie, ma imbarazza e addolora.
Pescara ha i numeri, il ruolo di biglietto da visita dell’Abruzzo. Migliaia di persone vi arrivano in aereo. Che impressione avranno dell’Abruzzo che si presenta loro in questo modo? D’accordo sulle immense difficoltà che uno sfascio simile comporta per tutti, ma ai pescaresi e agli abruzzesi tutti piacerebbe sapere se qualcuno in Comune se ne preoccupa e occupa, impegnandosi in piani e progetti per tentare – almeno – un risanamento, una cura, un progetto. L’emergenza è gravissima, restare a guardare e a leccarsi le ferite potrà solo peggiorare ciò che è da tempo solo vergognoso.

PENSIERINO – Quando eravamo l’Italietta povera e laboriosa , tanti anni fa, c’erano ladruncoli, ragazzacci maleducati, gitanti con il panino alla frittata, gente al mare con l’ombrello da pioggia contro il Sole, poche auto tutte piccole, tanti piccoli motorini. Quadretti di un paese modesto con asini e pecore in periferia. Oggi siamo ricchi, ma lo sfacelo dilaga. Siamo spreconi e insoddisfatti, ubriaconi e drogati. Ma soprattutto volgari e prepotenti.



02 Settembre 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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