Confartigianato su appalti trasparenti


L’Aquila – “Invitiamo il Prefetto Franco Gabrielli, a dare piena attuazione all’accordo sottoscritto affinchè si proceda ad una giusta ripartizione degli appalti fra tutte le imprese iscritte nell’elenco di cui al bando pubblicato dall’Amministrazione Comunale lo scorso dicembre, per far sì che si introducano finalmente procedure chiare e trasparenti sia in ordine all’assunzione dei lavori, sia in ordine alla successiva pubblicazione degli incarichi assegnati e degli importi degli stessi per ogni singola impresa”. L’appello arriva da Angelo Taffo, presidente di Confartigianato Abruzzo, a margine del consiglio direttivo di Confartigianato Abruzzo, riunitosi in seduta d’urgenza, per esaminare la gravissima situazione emersa attraverso le notizie di stampa, in ordine agli appalti per il puntellamento e le demolizioni e per la ricostruzione del patrimonio edilizio pubblico, religioso e civile dell’Aquila. “Richiamiamo l’attenzione di tutte le forze politiche e dei sindacati sulle gravissime problematiche emerse che, di fatto, paralizzano l’operatività delle imprese minori. Le imprese artigiane abruzzesi – aggiunge Taffo – non hanno avuto assoluto rilievo all’interno delle assegnazioni di lavori provvisionali o di altra natura; neppure i consorzi tra imprese promossi dalla Confartigianato dell’Aquila, dotati di idonee certificazioni ed attestazioni per l’esecuzione di lavori pubblici, sono stati considerati”. Parole dure, quelle del presidente di Confartigianato, che sintetizzano una situazione non più sostenibile e la rabbia e l’esasperazione dei circa 6mila artigiani che rappresenta. “Auspichiamo che la magistratura competente voglia fare immediata chiarezza affinché le grandi opere di ricostruzione, per le quali ancora non c’è alcuna notizia certa, possano essere affidate con sistemi di estrema trasparenza che premino la serietà e le capacità professionali di ogni singola impresa e non siano, di fatto, conseguenza di amicizie di natura politica o dovute a criminosi atti di concussione. Qualora non giungessero, in tempi brevi, risposte chiare e soddisfacenti, – conclude Taffo – ci riserveremo di fare interrogare i Ministri competenti, nei modi e nelle forme consentiti dalla Costituzione, per evitare il perpetrarsi di un sistema che porta alla distruzione del tessuto delle microimprese dell’intera regione”.


22 Febbraio 2010

Categoria : Economia
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